T'Uni i Componimenti contenuti in quefto Volume furono col nome di Aggiunta ftampati in fine del terzo Tomo della prima Edizione delle Opere del Signor Abate METASTASIO, pubblicata in quarto a Ve nezia dal Bettinelli, l'anno 1733, non fola feuza l' affenfo dell' Autore (come lo ftef fo Bettinelli nel fuo avvifo al Lettore, che qui riportiamo, ingenuamente confeffa) ma contro il preciso divieto del medefimo, il quale avrebbe defiderato che andasse in dimenticanza quanto avea fcritto di poetico nella prima fua gioventù; e particolarmente la Tragedia del Giustino, già stata impressa in Napoli con altri fuoi fcritti da Michele Luigi Muzio l'anno 1717. Ad onta del gufto generale, con cui fi leggono anche questi primi parti dell' illuftre Autore, la nota fua modeftia l'avrebbe forfe indotto a perfiftere nel fuo divieto, fe ri Metaft afio, T. X. A tenuto non lo aveffe, il confiderare che per ana tal fottrazione farebbesi per avventura giudicata imperfetta l' Edizione prefente. Quefto riguardo l'ha altresì mosso a fare alcuni cambiamenti e correzioni nelle prefenti fue Opere; intorno alle quali, benchè non fiaft potuto rintracciare il tempo preciso, in cui ciafcuna vide la prima volta la luce, fi può però afferir con ficurezza che tuttè furono Scritte nello Spazio de' cinque anni frappofti al 1715, ed al 1720. L'Editore delle Opere del Signor' Abate PIETRO METASTASIO ftampate in Parigi preffo la Vedova Ieriffant l'Anno 1732 fi credè in debito di premettere la prefente Protesta al Tomo X. della fua Edizione, che noi ci fiamo fatti un impegno di fedelmente imitare. STAMPATOR VENETO. Eccovi finalmente, Lettore amico, dopo le Opere drammatiche, teatrali, e liriche del noftro Signor Abate Metastafio, varj altri poetici componimenti d'ogni forta, che in diverfi tempi, e per diverfe congiunture fono usciti dalla felice fua penna, e che dagli estimatori delle buone lettere fono ftati ftudiofamente confervati. Se per iftampare le prime ho dovuto prevenire il confentimento di lui, il quale trovava ogni giorno qualche nuovo motivo di differirmelo, per quefti fono stato in neceffità di andare contro le pofitive intenzioni del medefimo, effendomifi egli più volte dichiarato di non voler affolutamente che fi pubblicaffero. Ha addotta per ragione di questa fua infuperabile ripugnanza l'età giovanile, in cui gli ha composti, ed il non efferne egli fteffo nulla affatto contento. Ha gridato fopra tutto con.. tro la Tragedia del Giuftino, da lui feritta in età di 14 anni, trattandola come un parto informe, ed immaturo, il quale meritaffe (diceva egli) anche meno delle altre cofe fue, di veder la luce del giorno. Con tutto ciò io non ho giudicato d'effere in obbligo di aderire in questa parte alle vive richieste, che mi ha replicatamente fatte, perchè mi fermafli nelle prime. Questi compo |