lo sguardo, avendo in lui stesso il precettor dotto, e l'esemplar perfettissimo. Chiuderò quindi queste mie annotazioni, che di volta in volta dir si potranno digressioni, con una sentenza del Petrarca, come già il precedente proemio con una dell' Alighieri conchiusi : Questi è quel Marco Tullio, in cui si mostra Chiaro quant' ha eloquenza e frutti, e fiori; Questi son gli occhi de la lingua nostra (*), (*) Petrar. Trionf. Fam. 111. Q. HORATII FLACCI CARMIN V M LIBER PRIMUS. O DE I. AD MAE CENATE M. MAECENAS atavis edite regibus, O et praesidium et dulce decus meum Hunc, si mobilium turba Quiritium Attalicis conditionibus D I Q. ORAZIO FLACCO LIBRO PRIMO. D1 O DE I. A MECENATE. I re progenie o Mecenate, La meta, e l'inclita palma onorata Che il mondo reggono, Questi compiacesi, se agli onor primi Quegli, se ascondano le sue granaie Quanto si strebbia da libic' aie. 1 Luctantem Icariis fluctibus Africum Est qui nec veteris pocula Massici, Me (*) doctarum ederae praemia frontium (*) Te |