Delle odi di Q. Orazio Flacco, Zväzok 1Dalla stamperia reale, 1820 |
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Strana iii
... ingegno di entrambi , onde chi traduce , di si fatta interna disposizion di organi nel sentire e nell ' intendere sia fornito , che uniformi a quelle dell ' autor suo gli rappresenti le idee , gli desti le sen- sazioni . Tien quindi il ...
... ingegno di entrambi , onde chi traduce , di si fatta interna disposizion di organi nel sentire e nell ' intendere sia fornito , che uniformi a quelle dell ' autor suo gli rappresenti le idee , gli desti le sen- sazioni . Tien quindi il ...
Strana vi
... ingegno difeso io me ne appello a lui medesimo ( 7 ) . Or premesse queste osservazioni , a qual- · sivoglia traduttor comuni , piacemi ritornar a quelle del signor d'Alembert intorno agli autori in generale , onde ciò , che al mio ...
... ingegno difeso io me ne appello a lui medesimo ( 7 ) . Or premesse queste osservazioni , a qual- · sivoglia traduttor comuni , piacemi ritornar a quelle del signor d'Alembert intorno agli autori in generale , onde ciò , che al mio ...
Strana vii
... ingegno alle sue ed alle generali circostanze attemperata , bilanciar sapremo ed esaminare ; lieve a noi fia il menar que ' tratti , che l'immagine dell ' uom caduco non già , ma dell ' immortal lirico ci porran sotto gli occhi . I ...
... ingegno alle sue ed alle generali circostanze attemperata , bilanciar sapremo ed esaminare ; lieve a noi fia il menar que ' tratti , che l'immagine dell ' uom caduco non già , ma dell ' immortal lirico ci porran sotto gli occhi . I ...
Strana xiii
... ingegno- sissime , delle quali assai molte se tradotte non furon dal greco , siccome per taluni sospettasi ( 11 ) , ne sono almeno emule imi- tatrici . Avean le romane con le greche muse in ogni maniera di leggiadro scrivere valo ...
... ingegno- sissime , delle quali assai molte se tradotte non furon dal greco , siccome per taluni sospettasi ( 11 ) , ne sono almeno emule imi- tatrici . Avean le romane con le greche muse in ogni maniera di leggiadro scrivere valo ...
Strana xv
... - mar la lesbia cetra di latine corde e lo stesso FLACCo del difficile incontro di un fe- lice ingegno , che in adatta e lodevol opra avvengasi opportunamente , appręsta argo- mento ed esempio . Avea egli con auspici non suoi'l ( XV )
... - mar la lesbia cetra di latine corde e lo stesso FLACCo del difficile incontro di un fe- lice ingegno , che in adatta e lodevol opra avvengasi opportunamente , appręsta argo- mento ed esempio . Avea egli con auspici non suoi'l ( XV )
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Accademia della Crusca Alceo alcuni allora altra altre amor Anacreonte anco annot antichi anzi appresta Archita argomento atque autori avea belle cangiamento carme cetra chè Chiabrera Cicerone classici comechè cotanto d'Alembert d'ogni Dante dice dotti Encicl età favella FLACCO Francesco Manfredi francese frase giambi Giove Greci idioma ingegno intorno Italia italiana latino lesbio lingua lirica lode lungo Mecenate medesimo Melpomene mente metro moderna letteratura multa Muse neque nome novella numi nunc nuovo omai Omero ORAZIO Ottaviano parole pàtera Petrarca Pindaro poema poesia poeti poetica potea precetti presso propio prosa puer quae Quam quid Quintiliano Quis quod quum ragione rammentare rima ritmici Rosasco sarebbe satire scrittori secolo sentimento sieno sino sintassi Stesicoro stile sublime taluni tibi Toscana traduttore tratto troppo Tucidide tuono varie versione verso sciolto Virgilio vocaboli volgar vuolsi
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Strana lxxxiv - Tu se' solo colui da cui io tolsi Lo bello stile, che m'ha fatto onore.
Strana 26 - Larissae percussit campus opimae, Quam domus Albuneae resonantis Et praeceps Anio ac Tiburni lucus et uda Mobilibus pomaria rivis.
Strana 4 - Marsus aper plagas. me doctarum hederae praemia frontium dis miscent superis, me gelidum nemus nympharumque leves cum Satyris chori secernunt populo, si neque tibias Euterpe cohibet nee Polyhymnia Lesboum refugit tendere barbiton.
Strana clxvii - Come nell'arsa state il tuono s'ode Che di lontano mormorando viene, E col profondo suon di monte in monte Sorge, e la valle e la foresta intorno Muggon del fragoroso alto rimbombo...
Strana 40 - Quem virum aut heroa lyra vel acri Tibia sumis celebrare, Clio ? Quem deum ? Cuius recinet iocosa Nomen imago Aut in umbrosis Heliconis oris, 5 Aut super Pindo gelidove in Haemo...
Strana 20 - Pyrrha, sub antrof cui flavam religas comam, simplex munditiis? heu quoties fidem mutatosque deos flebit et aspera nigris aequora ventis emirabitur insolens, qui nunc te fruitur credulus aurea; qui semper vacuam, semper amabilem sperat nescius aurae fallacis. miseri, quibus intentata nites ! me tabula sacer votiva paries indicat uvida suspendisse potenti vestimenta maris deo.
Strana 72 - Arida nutrix. Pone me pigris ubi nulla campis Arbor aestiva recreatur aura, Quod latus mundi nebulae malusque luppiter urget ; 20 Pone sub curru nimium propinqui Solis in terra domibus negata : Dulce ridentem Lalagen amabo, Dulce loquentem.
Strana 10 - Atticis reddas incolumem, precor, et serves animae dimidium meae. illi robur et aes triplex circa pectus erat, qui fragilem truci commisit pelago ratem primus...
Strana 48 - O navis, referent in mare te novi fluctus ! o quid agis ? fortiter occupa portum ! nonne vides ut nudum remigio latus et malus celeri saucius Africo 5 antennaeque gemant ac sine funibus vix durare carinae possint imperiosius aequor?
Strana 30 - Lydia, die, per omnes Te deos oro, Sybarin cur properes amando Perdere ; cur apricum Oderit campum, patiens pulveris atque solis ? Cur neque...