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parent, eut recours au roi Henri dont il avoit épousé la sœur, et se rendit son vassal pour se faire retablir. Le pape Gregoire le trouva mauvais, écrivit ainsi a Salomon: vous pouvez apprendre des anciens de votre pays, que le royaume de Hongrie appartient a l'église de Rome, ayant été donné autrefois a S. Pierre par le roi, avec tout son droit et sa puissance..

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Quant au royaume de Dalmatie, le pape Gregoire ecrivit ainsi a un Seigneur nommé Vezelin: nous sommes fort étonnés, qu'ayant promis depuis longtems d'être fidelle a S. Pierre et à nous, vous vouliez maintenant vous elever contre celui que l'autorité apostolique a établi roi en Dalmatie.

Gregoire étendit ses pretensions jusques sur les Russes, comme on voit par cette lettre a leur roi Demetrius : votre fils visitant les tombeaux des apôtres est venu a nous et nous a declaré qu'il vouloit recevoir ce royaume de nos mains, comme un don de S. Pierre, en lui prêtant serment de fidelité; nous assurant que vous approuveriez cette demande et comme elle nous a paru juste, nous la lui avons accordée, et nous lui avons donné votre royaume de la part de S. Pierre. Enfin ce Pape se prétendoit en droit determiner les differents entre les princes pour leurs etats, &c.

Rome and Italy almost everywhere infested with robbers and cut-throats. (Sicarii.)

Willielmi Malmesburiensis. de gestis regum Anglorum, lib. ii. (Rerum Anglicarum Scriptores. Francofurti, 1601.)

Erat Papa Gregorius Sextus, ante dictus Gratianus, magnæ religionis et severitatis. Is ita Romani Apostolatûs statum per incuriam antecessorum suorum diminutum invenit, ut præter pauca oppida urbi vicina, et oblationes fidelium, pene nihil haberet quo se sustentaret. Civitates et pos

sessiones in longinquo positæ, quæ ad jus ecclesiæ pertinebant, a prædonibus ablatæ ; tramites publici et stratā viarum per totam Italiam a latronibus stipabantur,* ut nullus peregrinus nisi cum majore manu impuné transiret. Fervebant totis semitis insidiatorum examina, nec inveniebat viator

*The Romanists every where boast that in England in the time of Alfred there were no robberies. The state of Italy in the eleventh century, to say nothing of Italian bandits in the nineteenth century, affords a less favourable picture of the honesty of medieval Romanists.

quo colludio evaderet. Ita in vacuum, sicut in pecuniosum furebatur, nec supplex habere gratiam, nec resistens pati poterat violentiam. Cessatum est ab omni provinciâ Romam iter aggredi, quia mallet quislibet per domesticas ecclesias nummos suos dividere, quam latrunculos propriis laboribus pascere. Quid in urbe,* unico olim habitaculo sanctitatis ? ibi in medio foro sicarii vagabantur, genus hominum infidum et versutum. Si quis semitarum observatores aliquo transisset artificio, capitis scilicet periculo Apostoli ecclesiam videre cupiens, in sicarios incidens, nullo modo sine substantiæ vel salutis damno domum reverteretur. Super ipsa corpora sanctorum Apostolorum et martyrum gladii nudabantur, et oblationes accedentium vix dum apposita de manibus abripiebantur, abreptæ in commessationes et scortorum passiones consumebantur.

Pope Gregory VI. having put a stop to these outrages in Rome by an armed force, was accused of being blood-thirsty by the Roman people, and even by the Cardinals, who, when he was dying, refused to bury him in the church of St. Peter. Ibidem.

Quirites intereà rapto vivere assueti, sanguinarium vocant illum, et indignum esse qui Deo offerret sacrificium tot cædium conscius; et ut fieri solet, quod morbus obloquii ab uno serpat in omnes, ipsi etiam Cardinales argumenta populi probabant; adeò ut cùm beatus ille valetudine, qua defunctus est, decumberet ; consilio inter se prius habita, ausu temerario admonerent, ne se in ecclesiâ Sancti Petri cæteris Apostolicis tumulari præciperet, qui tot hominum mortibus officium foedasset.

Pope Gregory VI. guilty of Simony when he obtained the

Popedom.

Era volgare. an. 1044. Annali d'Italia da L. A. Muratori. tom. vi. p. 116. (Lucca, 1763.)†

Patè una fiera confusione e burasca in quest' anno la

*Rome.

The extract, already given, from Baronius, proved Gregory VI.'s simony. But the Romanists so frequently repudiate the testimony of their most accredited historians, that it is advisable to multiply witnesses.

chiesa Romana. Erano arrivate al colmo le disonestà, le ruberie, e gli ammazzamenti di Papa Benedetto IX., in maniera chè il popolo Romano non potendo più tolerar questo monstro,* il cacciò fuori di Roma, ed elesse Papa, canonica parvipendentes decreta, Giovanni Vascovo Sabinese, che prese il nome di Silvestro III. Questi comando le feste solamente tre mesi, perché colla forza de' suoi parenti risorto Benedetto IX. risalì sul trono, scomunicò et cacciò il sustuito Silvestro. Ma continuendo nelle sue iniquità Benedetto, e scorgendo più che mai irritati contra di lui i Romani, rinunzio al Pontificato con venderlo Simoniacamente a Giovanni chiamato Graziano Arciprete Romano, il quale assunse il nome di Gregorio VI. In questo miserabile stato cade allora la santa chiesa Romana non per la prepotenza di principe alcuno, ma per la disunione ed avarizia del Popolo Romano, che avendo mano nell' elezion de i Papi, facilmente sturbava chiunque del clero serbava il timore di Dio, ed avrebbe forse saputo canonicamente provvedere al bisogna della santa sede. Sforzasi il Cardinale Baronio di provare, che Gregorio VI. fu ricognoscinto per legittimo Papa, e lodato da molti per le sue virtù, ne questo si mette in dubbio. Ma il Padre Pagi pruova, che Graziano, cioè Gregorio VI. comperò anchégli, cioè simoniacamente acquisto' il Romano Pontificato, e che per non essere su i principi noto questo peccaminoso ingresso d'amendue que' Papi, fu ad essi prestata ubbidienza, nè per questo rimasero exclusi da i cataloghi de' Romani Pontefice.

Simony general throughout Italy.

Ibidem, era volgare. Ann. 1046.

Il vizio della Simonia, siccome abbiam detto, inondava allora tutta l'Italia. Clemente II. Papa, animato dal suo zelo, e dalle premure dell' Imperadore Arrigo, che al pari del Pontefice desiderava tolta dalla chiesa di Dio questa infamia, celebrò un concilio in Roma contra de' Simoniaci, di cui fa menzione S. Pier Damiano, ma gli atti son periti.

* No bishopric in Christendom has on the record of writers of its own communion had so many monster bishops as the bishopric of Rome.

ROMISH CONTROVERSY.

Ibidem, era volgare, 1032.

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BRARY CALIFORN 19 TI

The election of Pope Benedict IX., the predecessor of Gregory
VI., was Simoniacal.

Abbiam da Vittore III. Papa, che questo Benedetto di
nome, ma non di fatti, "cujusdam Alberici filius (magi
potius Simonis, quam Simonis Petri vestigia sectatus) non
parva a patre in populum profligata pecunia, summum sibi
sacerdotium vendicavit. Cujus quidem post adeptum sacer-
dotium vita quam turpis, quam fœda, quam exsecranda exti-
terit, horresco referre."
Ma allora pur troppo la Simonia
facea grande strage non in Roma sola, ma per tutta la Chris-
tianità.*

Character of the Eleventh Century, extracted from the "Giornale de Letterati," for the year 1746.

Prefazione de Guiseppe Catalani al VI. tomo dell' edizione Romana (degl' Annali d'Italia da L. A. Muratori. in Lucca, 1763.)

Due sono gli articoli nel giornale de' Letterati per l'anno 1746 ne' quali il diligente Giornalista Romano a lungo confuta quanto egli ha creduto che in questo tomo VI. degli annali d' Italia il Muratori abbia scritto in prejudizio della sede apostolica e de Sommi Pontefice. Ecco il suo discorso nel primo articolo, ché' il xxxii. p. 296, e seguenti.

In questo volume contengorsi 170 anni dal 1000 al 1171, cioé dall' anno terzo di Silvestro II. é l'ultimo di Ottone III. al 13. del pontefice Alessandro III. c.17 dell' Imp. Frederigo I. Noi referemo in questo Articolo solamente il secolo Undecimo, per la correlazione che ha col passato, e sì ancora per gran separarlo da' tempi migliori della chiesa di Dio. Questo secolo fu veramente il più infelice ch'ella provasse mai: poiché alla prepotenza de Signori Romani, specialmente de Conti Tusco

si

* In these ages the Church of Rome presented all the features of the Apocalyptic Babylon. Her splendour and wealth; her insatiable and remorseless cruelty; and her avarice, were accurately depicted by the Apostle John. Her great men, her Popes, cardinals, and bishops were merchants who trafficked in holy things; and at Rome especially all ranks of the clergy were infected by simony. This vice pervaded the Romish Church till the sixteenth century, when the profligate sale of indulgences gave rise to the Reformation.

lani, si aggiunsero le detestabili Simonie, le investure pretese da Sorrani, le incontinenze de Vescori e del clero; gli schismi, le rebellioni di gran parte delle città d'Italia, e per conseguente le novelle piccole signorie, e sopra tutto le orride guerre tra 'l sacerdozio e l'Imperio.

Outrage and tumult at Milan, chiefly on account of immoral priests.

Annali d'Italia da L. A. Muratori, tom. vi. era volgare, 1066. (Lucca, 1763.)

Passò

Finqui avea tenuto saldo contra del clero concubinato di Milano, e contra de' Simoniaci Avialdo, diacono di quella chiesa, non già fratello di un Marchese, ma bensì di chi portava il sopranome di Marchese; ecclesiastico pieno di zelo per la disciplina ecclesiastica, e che insieme con Erlambaldo nobile laico commovava il popolo contra de' clerici scandalosi e contra dello stesso Arcivescovo Guido. Arialdo a Roma, e tali doglianze e pruove dovette portare contra d'esso Arcivescovo, fautore de' Preti concubinari, e creduto Simoniaco, che il Pontefice Alessandro II. fulminò la scomunica contra di lui. Tornato Arialdo a Milano, e divolgate le censure, gran tumultu ne succedette nel dì della Pentecoste, perchè, ito alla chiesa, l'archivescovo sollevossi contra di lui, o pur prese l'armi in favore d'Arialdo quella plebe, che teneva il di lui partito, e dopo aver bastonato l'archivescovo, e lasciatolo come morte, corsero tutti dare il sacco al di lui Pelazzo. Questo accidente svegliò non poca commozione ne' Vassalli ed altri aderenti dell' arcivescovo, i quali risolverono di farne vendetta sopra Arialdo. Non veggendosi egli sicuro, travestito se ne fuggi, ma non poté lungo tempo sotrarsi alle richerche de' suoi persecutori. Tradito da un Prete, presso il quale si era rifugiato, fu messo in mano de soldati dell' archivescovo, che condottolo sul lago Maggiore, quivi crudelmente gli levarono la vita nel dì 28, o pure, come altri vogliono, nel di 27, di Guigno dell' anno presente. Non mancarono miracoli in attestazione della gloria ch' egli consegui in cielo, e fra poco dipoi registrato fra i Santi Marturi dalla sede apostolica.

* Lying wonders.

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