Parnaso degl' Italiani viventi, Zväzok 3,Strana 3Nuova Tipografia, 1798 |
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Strana 7
... Muse ancor puoi farmi invito ? Non sai che sproni all'obliato arringo Un vecchio corridor che già vien manco Nel corso , e a stento trae l'ansante fianco ? " Tu , che sovente con gentil favore Animando cortese il A SUA ECCELLENZA Virg. ...
... Muse ancor puoi farmi invito ? Non sai che sproni all'obliato arringo Un vecchio corridor che già vien manco Nel corso , e a stento trae l'ansante fianco ? " Tu , che sovente con gentil favore Animando cortese il A SUA ECCELLENZA Virg. ...
Strana 9
... le strade Quasi obliate entri di Febo il fuoco ? Già un vigor nuovo il petto mio pervade : Non m'ingannai , le voci tue son use Sulle mie labbra a richiamar le Muse . Salve di Febo aura sacrata ! ò madre Di vaga E DELLA TOSCANA.
... le strade Quasi obliate entri di Febo il fuoco ? Già un vigor nuovo il petto mio pervade : Non m'ingannai , le voci tue son use Sulle mie labbra a richiamar le Muse . Salve di Febo aura sacrata ! ò madre Di vaga E DELLA TOSCANA.
Strana 39
... Muse , Il volubil pensier le rapid'ali Altrove torse , e fra i pomposi e tristi Freddi alberghi di morte ( 1 ) , ove , onorando Le ceneri de i Re più , che da quelle Onorata non ê , sorge la Tomba , Che la Beltà , l'Amor , le Grazie ...
... Muse , Il volubil pensier le rapid'ali Altrove torse , e fra i pomposi e tristi Freddi alberghi di morte ( 1 ) , ove , onorando Le ceneri de i Re più , che da quelle Onorata non ê , sorge la Tomba , Che la Beltà , l'Amor , le Grazie ...
Strana 42
... Muse , tu cui fe'natura Di sensibili fibre atte a destarsi Al mio possente tocco , io t'insegnai Per le scoscese rupi di Parnaso A stampar con piè franco orme animose ; Gli attici sali ed i canori scherzi Io ti dettai , con cui tu l ...
... Muse , tu cui fe'natura Di sensibili fibre atte a destarsi Al mio possente tocco , io t'insegnai Per le scoscese rupi di Parnaso A stampar con piè franco orme animose ; Gli attici sali ed i canori scherzi Io ti dettai , con cui tu l ...
Strana 43
... Muse Le più ricche aprirò splendide stanze . Disse , e l'aura ta onnipotente verga Mi stese in fronte , al di cui tocco , quale , Se talor cade piccola favilla Sopra salnitro e depura to zolfo , Che il carbon polveroso in negri avvolse ...
... Muse Le più ricche aprirò splendide stanze . Disse , e l'aura ta onnipotente verga Mi stese in fronte , al di cui tocco , quale , Se talor cade piccola favilla Sopra salnitro e depura to zolfo , Che il carbon polveroso in negri avvolse ...
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alfin all'armi allor Anglia antenne Apriche Aquilone Ascrea Aura belle britanni canori carmi cenno ceruleo chioma cielo cinto colla crine cupo d'Albion d'intorno d'Orazio de'più diletto divina dolce Duce ecco Erinni Eroe Etruria Fantasía fatale fato festosi fiamma figli fior flutti folto fremito fronda fronte gentil Giglio giri gran grembo grida guarda guerrier illustre intorno invan l'ali L'augusta l'aura l'ombra l'onda legno lieto lumi maestoso manto Marte membra Mira mirti mortal morte Muse Natura negra nemiche Nettuno nobil notte novella nubi Nume nuovo ognor ondeggiar orror Otello petto pianto piè Pign Pindo plauso plettro Poeta prore Quid quod rauco regio rimbomba rimira rotto ruina sacro sangue sanguigna Seguela senno seno serena serto Shakespeare soave spirto sponde stuol sublime suol suon T.III talor Tamigi tibi tomba Toscana tosco tromba tuon Vedi veggio velo virtù vizj volto Zaira دو
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Strana 152 - Obscurata diu populo bonus eruet atque Proferet in lucem speciosa vocabula rerum, Quae priscis memorata Catonibus atque Cethegis Nunc situs informis premit et deserta vetustas ; Adsciscet nova quae genitor produxerit usus. Vehemens et liquidus puroque simillimus amni 120 Fundet opes Latiumque beabit divite lingua...
Strana 68 - Who, you all know, are honourable men : I will not do them wrong ; I rather choose To wrong the dead, to wrong myself, and you, Than I will wrong such honourable...
Strana 144 - Bioneis sermonibus et sale nigro. 60 tres mihi convivae prope dissentire videntur, poscentes vario multum diversa palato. quid dem? quid non dem? renuis tu, quod iubet alter; quod petis, id sane est invisum acidumque duobus.
Strana 32 - Da gran tempo la più sana parte delle persone di gusto s'è accorta che moltissime regole stabilite dai Critici son false, giacché si trovano smentite dalla natura. I Poeti più illustri consultando solo questa gran maestra, e ignorando o disprezzando le regole, son giunti a toccare gli animi sensibili, anche peccando contro le critiche leggi.
Strana 61 - L' error de' ciechi che si fanno duci ! Questi fu grande appunto , perché il freno Servii dell' arte non legò giammai A lui le infaticabili e ritrose Impazienti penne. Arte infelice Quando a natura contrastare ardisce, E imprigionarla tenta , e farla serva : Guarda che possa l
Strana 161 - Herodis palmetis pinguibus, alter dives et importunus ad umbram lucis ab ortu 185 silvestrem flammis et ferro mitiget agrum, scit Genius, natale comes qui temperat astrum, naturae deus humanae, mortalis in unum quodque caput, vultu mutabilis, albus et ater.
Strana 34 - Ariosto, condannano poi questi poeti, perchè hanno peccato contro le regole di Aristotele. Voi, Signora, avete avuto il coraggio di scuotere questo giogo servile, e dall' autorità dei nomi illustri vi siete appellata alla natura, avete interrogata lei sola facendo tacere i pregiudizi; ed ella vi ha risposto collo stesso semplice , ma sublime linguaggio , col quale è usata di parlare ai gran poeti, e non già con quello , che nel silenzio delle passioni hanno immaginato a lor senno i freddi legislatori...
Strana 147 - Or va' , medita i versi , e il debol fianco Strascica , e il colle d' Elicona ascendi Quando il capo e il polmon ti senti stanco, E il divin fuoco delle Muse accendi Fra gli urti , le minacce ed i rumori D'asini, di carrozze e seccatori. Fuggono i versi il fremito , il fracasso Delle cittadi , amai) le verdi sponde . Là dove mormorando esce da un sasso II fonte , e in rauco suon l' aura risponde , I seren delle Corti (i), e l'ombre umili Di Mezzomonte , ei Fiesolani colli.
Strana 35 - ... ozio della campagna , a quella dolce violenza , colla quale V estro ci comanda , ed ho scritto i seguenti versi , né quali ìion si trova di pregevole che le lodi di Shakespeare ., e il vostro nome. Sperando frattanto , che il desiderio di esprimere tutta la venerazione, che professo a quel divino poeta ed al vostro merito , farà trovar qualche scusa presso di voi , e de vostri illustri concittadini a" miei deboli versi 3 col più profondo ossequio ho l'onore di dirmi.
Strana 64 - E allo spirar dell'aura insiem confusi Gli animali ondeggiar, le piante, i sassi. In rozze sì ma ricche e maestose Spoglie dispiega la sublime faccia, E le maschie bellezze, e il vero e il grande Spettacol che sorprende, e occupa i sensi La Natura anche incolta, e sì trionfa Dell'arte che imitarla invan si sforza, E indarno il debol suo vigor coi vani Ingegnosi ornamenti, e lo studiato Ordine e simmetria nasconder tenta. Dunque invan...