Cenni storico-militari sulle operazioni per la liberazione di Roma

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Stab. società tip. cooperativa, 1905 - 48 strán (strany)
 

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Strana 44 - Il plebiscito pronunciato con così meravigliosa concordia dal popolo romano, e accolto con festosa unanimità da tutte le parti del regno, riconsacra le basi del nostro patto nazionale, e mostra una volta di più che se noi dobbiamo non poco alla fortuna, dobbiamo assai più all'evidente giustizia della nostra causa. Libero consentimento di volontà, sincero scambio di fedeli promesse, ecco le forze che hanno fatto l'Italia e che, secondo le mie previsioni, l'hanno condotta a compimento.
Strana 18 - Voi saprete provare all'Europa come l'esercizio di tutti i vostri diritti possa congiungersi col rispetto alla dignità ed all'autorità spirituale del Sommo Pontefice. La indipendenza della Santa Sede rimarrà inviolabile in mezzo alle libertà cittadine, meglio che non sia mai stata sotto la protezione degli interventi stranieri. Noi non veniamo a portare la guerra, ma la pace e l'ordine vero. Io non devo intervenire nel Governo e nelle Amministrazioni, a cui provvederete voi stessi. Il mio compito...
Strana 45 - Io, come Re e come cattolico, nel proclamare l'unità d'Italia, rimango fermo nel proposito di assicurare la libertà della Chiesa e l'indipendenza del Sovrano Pontefice : e con questa dichiarazione solenne io accetto dalle vostre mani, egregi signori, il plebiscito di Roma e lo presento agli Italiani, augurando che essi sappiano mostrarsi pari alle glorie dei nostri antichi e degni delle presenti fortune n.
Strana 46 - Roma. Qui, dove il nostro popolo, dopo la dispersione di molti secoli, si trova per la prima volta raccolto nella maestà dei suoi rappresentanti; qui, dove noi riconosciamo la patria dei nostri pensieri, ogni cosa ci parla di grandezza; ma nel tempo istesso ogni cosa ci ricorda i nostri doveri ; le gioie di questi giorni non ce li faranno dimenticare.
Strana 47 - ... ogni cosa ci ricorda i nostri doveri: le gioie di questi giorni non ce li faranno dimenticare. Noi abbiamo riconquistato il nostro posto nel mondo difendendo i diritti della nazione. Oggi che l'unità nazionale è compiuta, e si riapre una nuova èra della storia d'Italia, non falliremo ai nostri principii. Risorti in nome della libertà, dobbiamo cercare nella libertà e nell'ordine il segreto della forza e della conciliazione.
Strana 47 - L'avvenire ci si schiude innanzi, ricco di liete promesse; a noi tocca rispondere ai favori della Provvidenza col mostrarci degni di rappresentare fra le grandi nazioni la parte gloriosa d'Italia e di Roma.
Strana 9 - Io veggo la indeclinabile necessità per la sicurezza dell'Italia e della Santa Sede che le mie truppe già poste a guardia dei confini s'inoltrino ad occupare quelle posizioni che saranno indispensabili per la sicurezza della Vostra Santità e pel mantenimento dell'ordine.
Strana 18 - L'esercito, simbolo e prova della concordia e dell'unità nazionale, viene tra voi con affetto fraterno, per tutelare la sicurezza d'Italia e le vostre libertà. Voi saprete provare all'Europa come l'esercizio di tutti i vostri diritti possa congiungersi col rispetto alla dignità ed all'autorità spirituale del Sommo Pontefice. La indipendenza...
Strana 25 - V. è tanto meno estranea, vicina qual è alla Santità del Sommo Pontefice, non stimo inutile rinnovarle la domanda di non voler opporre resistenza alla occupazione militare di Roma. Questi sentimenti, che sono quelli di SM il Re, del governo, degli italiani tutti, comprese le provincie già occupate dalle...
Strana 9 - ... aspirazioni nazionali, il Capo della cattolicità, circondato dalla devozione delle popolazioni italiane, conservasse, sulle sponde del Tevere, una sede gloriosa ed indipendente da ogni umana sovranità. "La Santità Vostra, liberando Roma dalle truppe straniere, togliendola al pericolo...

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