DEGLI ERETICI E DEL TRIBUNALE DELLA SANTA INQUISIZIONE LETTERE APOLOGETICHE DIVISE IN DUE TOMI. TOMO SECONDO. MDCCLXXXIX. Ut quid enim eos tanta cura veftigare, atque indagare conamur, nifi ut captos, in apertumque productos, aut etiam ipfos veritatem doceamus " aut certe veritate convictos nocere aliis non fi namus ? Sanctus Auguftinus lib. contra Mendacium ad L' EDITORE A CHI LEGGE. E foffe tra noi la fola perfecuzione misu ra della malvagità di chi è esposto a' fuoi colpi, non vi farebbe al Mondo la peggior cofa del Tribunale del S. Offizio. Egli è stato in ogni tempo il berfaglio dell' odio, e livore di tutti coloro che invaghiti di una libertà diffoluta hanno cercato ogni mezzo per rovinarlo; e a di Spetto della vantata umanità e piacevolezza del Secolo tanto è cresciuto a' di noftri il loro numero e furore, che inondano per ogni dove, e non ha potuto in più luoghi refiftere neppure la forza ed il zelo di chi vegliava alla difesa della Religione e dello Stato, ed avrebbe pur voluto foftenerlo, e difenderlo coraggiofamente. Ma in quefta valle di miferie e di difordini non fono le avverfità ficura prova di colpa e demerito e dalle cagioni e motivi piuttosto, come infegna S. Agostino (1), che dalle pene fi deve calcolare la condizione e il carat (1) Lib. 4. contr. Crefconium cap. 45. tere |