ALLA COLTISSIMA DAMA DELLE BELLE ARTI E DELLE LETTERE VAGHISSIMA BARBARINA WILMOT PRESENTANDOLE IL CELEBRE VOLUMETTO DI VINCENZO GRAVINA DELLA RAGION POETICA TRA' GRECI LATINI ED ITALIANI CANZONE. Giacchè da breve speme a' lunghi lutti E co' cipressi ai crin (non più co' mirti) Mostra il Sebeto all' onda in fuga volta La Sirena sepolta; Cortese ai Cigni suoi, temprando il duolo, Oh tu, fra' colti ingegni eletta sola Da Febo per le piagge nostre altera Di Petrarca, ministra e lusinghiera, Մ per le vie d'amor cantando vola; Oh di pennel maestra e d'alto stile, Or soave or sottile, M' inchino a te: la Musa tua s' avanza Con signoril baldanza, Or che possente per l'eterea strada Ogni nebbia dirada, E fra lauri più verdi ed immortali Spiega purpurea, in riva all' Arno, l' ali. a Fiume presso Napoli. b Allude alle di Lei Traduzioni (stampate privatamente) in versi lirici Inglesi, e di metro corrispondente all' originale, di alcune Canzoni del Petrarca, d' inarrivabil grazia, dolcezza, e sublimità. |