Della ragion poetica tra' GreciT. Becket, 1806 - 205 strán (strany) |
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Gianvincenzo Gravina. 婆 C. Francis . 1843 .. would no foc で his Ragn them patre false Cra CANZONE DEDICATORIA DELLA RAGION POETICA TRA ' GRECI LATINI ED.
Gianvincenzo Gravina. 婆 C. Francis . 1843 .. would no foc で his Ragn them patre false Cra CANZONE DEDICATORIA DELLA RAGION POETICA TRA ' GRECI LATINI ED.
Strana
Gianvincenzo Gravina. DELLA RAGION POETICA TRA ' GRECI LATINI ED ITALIANI DI Girane ) VINCENZO GRAVINA . Munus Apolline Dignum . LONDRA PRESSO T. BECKET PALL - MALL DALLA STAMPERIA DI BULMER E CO . CLEVELAND ROW ST . JAMES's . 1806 1864 ...
Gianvincenzo Gravina. DELLA RAGION POETICA TRA ' GRECI LATINI ED ITALIANI DI Girane ) VINCENZO GRAVINA . Munus Apolline Dignum . LONDRA PRESSO T. BECKET PALL - MALL DALLA STAMPERIA DI BULMER E CO . CLEVELAND ROW ST . JAMES's . 1806 1864 ...
Strana i
... RAGION POETICA TRA ' GRECI LATINI ED ITALIANI CANZONE . Giacchè da breve speme a ' lunghi lutti L'afflitta Italia e ' l desolato Impero Si desta , e piange da fatal guerriero Suoi campi guasti e eserciti distrutti ; E stende la radice ...
... RAGION POETICA TRA ' GRECI LATINI ED ITALIANI CANZONE . Giacchè da breve speme a ' lunghi lutti L'afflitta Italia e ' l desolato Impero Si desta , e piange da fatal guerriero Suoi campi guasti e eserciti distrutti ; E stende la radice ...
Strana ix
... ottima- mente comporre che perfettamente giudicare , come critico degnissimo d ' essere studiato ed ono- rato in tutti i secoli . Di questo fa luminosa testimonianza l ' insigne Trattato della Ragion Poetica , nel quale si vedo- no.
... ottima- mente comporre che perfettamente giudicare , come critico degnissimo d ' essere studiato ed ono- rato in tutti i secoli . Di questo fa luminosa testimonianza l ' insigne Trattato della Ragion Poetica , nel quale si vedo- no.
Časté výrazy a frázy
affetti alcuna Anacreonte Angelo Poliziano animo antichi appo Ariosto Aristofane artifizio autori avea cangia Catullo ciascuno Cicerone civile cognizione colla coloro commedia comune corpo costumi Dante desinenze divina dottrina eccitare Ecuba Egitto eloquenza Eneide epico esempj Esiodo espressione esprimere Euripide eventi fantasia favella favola felice figura filosofi finto forza genj Gravina Greci e Latini Iliade imitazione immagini ingegno invenzione istessa Italiana l'immagine lingua lingua latina lirica lirica poesia locuzioni lume luogo maggior maraviglia materie medesimo mente natura naturale nazioni nobile novelli Odissea Omero opera Orazio Orfeo Ovvidio parole passioni persone Petrarca Pindaro Platone Plauto plebea poema poesia poeta popolo proprio Provenzali RAGION POETICA rappresenta rassomiglianza ravvisa regole repubblica Romana Sanazzaro scienza scrittori secolo sembianza sentimenti simili Socrate Sofocle stile stima sublime Teocrito teologia Tibullo tragedie tratto turale umane universale uomini varietà varj vero versi Virgilio virtù viva vizj volgare volle Volume Prezz zione
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Strana 86 - Graeca nocturna versate manu, versate diurna. at vestri proavi Plautinos et numeros et 270 laudavere sales ; nimium patienter utrumque, ne dicam stulte, mirati, si modo ego et vos scimus inurbanum lepido seponere dicto, legitimumque sonum digitis callemus et aure.
Strana 120 - ... intelligenza, da cui il favellare trae la forza e il calore. E giunse egli a sì alto segno d'intendere e proferire, perché dedusse la sua scienza dalla cognizione delle cose divine, in cui le naturali, e le umane e civili, come in terso cristallo, riflettono.
Strana 121 - Omero, che le cognizioni divine e naturali, per via dell'allegoria e delle favole accompagnate coll' armonia, ne' posteri tramandarono : in modo che nel savio, che in quei tempi era il solo poeta, concorreano la teologia, la fisica e la musica, tanto interna delle parole e del numero poetico, quanto esterna del suono e del canto : donde avvenne che ogni esercitazione di mente sotto nome di musica si comprendea, a differenza dell' esercitazione di corpo, che gymnastica si appellava.
Strana 21 - Perché dunque possano ivi penetrare, convien disporle in sembianza proporzionata alle facoltà dell' immaginazione, ed in figura atta a capire adeguatamente in quei vasi : onde bisogna vestirle di abito materiale, e convertirle in aspetto sensibile, disciogliendo l'assioma universale ne...
Strana 122 - ... introducesse nelle dottrine, si consegnavano alla poesia, che fu lungo tempo la favella de' saggi. Tai misteri volle Dante nella nostra lingua da luoghi e tempi lontanissimi trasportare, e la sua poesia consecrare colla religione e colla teologia rivelata e celeste, molto più degna della naturale de' filosofi e de
Strana 151 - Provenzali , sì dalla necessità di aprire il suo sentimento alle lor dame, che sola gli fe' la volgar lingua adoperare, volendo il Petrarca la sua Laura , ed il Boccaccio la figliuola del re di Napoli intenerire ; perciò le parole introdotte da Dante , le quali sono le più proprie e più espressive, rimasero abbandonate dall...
Strana 179 - Tutto effetto di una forza latente, e spirito ascoso di feconda vena, che irriga di soavità i sensi del lettore, mossi e rapiti da cagione a se stesso ignota.
Strana 20 - E' ben noto quel che gli antichi favoleggiarono d'Anfione e d'Orfeo, dei quali si legge che l'uno col suon della lira trasse le pietre e l'altro le bestie; dalle quali favole si raccoglie che i sommi poeti con la dolcezza del canto poteron piegare il rozzo genio degli uomini e ridurli alla vita civile.
Strana 160 - ... tutto il mondo signoreggiato avea: insinuando che per mezzo della universale autorità e forza sua, tanto militare quanto civile, poteva e dalla invasione straniera e dalla divisione interna esser sicura, in modo che le sue forze e...
Strana 165 - Piatone si appella meditazion della morte; perché l'anima contemplando si astrae dal corpo, e mentre vive imita l'atto del morire. Perciò Dante ha voluto col Paradiso anche significare la vita beata che gode il saggio, quando colla contemplazione si distacca da