Della ragion poetica tra' GreciT. Becket, 1806 - 205 strán (strany) |
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Strana 20
... ciascuno il suo genio partico- lare , nulladimeno egli è tale che spesso vacilla e piega nel suo contrario , quando il tronco è crollato da gagliarda percossa . E l'imperio della ragione non è sempre così desto che non si lasci talvolta ...
... ciascuno il suo genio partico- lare , nulladimeno egli è tale che spesso vacilla e piega nel suo contrario , quando il tronco è crollato da gagliarda percossa . E l'imperio della ragione non è sempre così desto che non si lasci talvolta ...
Strana 31
... ciascuno accorgere della natura della favola , e del frutto ch ' indi si coglie . Ben si vede ch ' ella , rassomigliando con finti colori le cose naturali e civili e tutto il mondo apparente , scuopre l'in- visibile e l'occulto e per ...
... ciascuno accorgere della natura della favola , e del frutto ch ' indi si coglie . Ben si vede ch ' ella , rassomigliando con finti colori le cose naturali e civili e tutto il mondo apparente , scuopre l'in- visibile e l'occulto e per ...
Strana 38
... ogni condizione e stato , o sieno Dei o sien pastori , o sieno artefici , o sien buoni per accender all ' imitazione , o sien cattivi per incitare alla fuga ; o mediocri o migliori o bassi o vili o sommi : perchè ciascuno porta l ...
... ogni condizione e stato , o sieno Dei o sien pastori , o sieno artefici , o sien buoni per accender all ' imitazione , o sien cattivi per incitare alla fuga ; o mediocri o migliori o bassi o vili o sommi : perchè ciascuno porta l ...
Strana 39
... ciascuno che opera si raggira nel bujo , e si trova scarso di provvedi- mento nel punto , ove si era più preparato ; essendo gli occulti semi degli eventi affatto dif- formi dall ' orditura de ' suoi concetti : onde spesso gli uomini s ...
... ciascuno che opera si raggira nel bujo , e si trova scarso di provvedi- mento nel punto , ove si era più preparato ; essendo gli occulti semi degli eventi affatto dif- formi dall ' orditura de ' suoi concetti : onde spesso gli uomini s ...
Strana 64
... ciascuno de ' quali si riduceva un nodo d ' attributi simili ; e tutti i varj attributi insieme rappresentavano le varie essenze di tutte le cose create , e le cagioni tanto naturali quanto morali , siccome si è di sopra considerato ...
... ciascuno de ' quali si riduceva un nodo d ' attributi simili ; e tutti i varj attributi insieme rappresentavano le varie essenze di tutte le cose create , e le cagioni tanto naturali quanto morali , siccome si è di sopra considerato ...
Časté výrazy a frázy
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Strana 86 - Graeca nocturna versate manu, versate diurna. at vestri proavi Plautinos et numeros et 270 laudavere sales ; nimium patienter utrumque, ne dicam stulte, mirati, si modo ego et vos scimus inurbanum lepido seponere dicto, legitimumque sonum digitis callemus et aure.
Strana 120 - ... intelligenza, da cui il favellare trae la forza e il calore. E giunse egli a sì alto segno d'intendere e proferire, perché dedusse la sua scienza dalla cognizione delle cose divine, in cui le naturali, e le umane e civili, come in terso cristallo, riflettono.
Strana 121 - Omero, che le cognizioni divine e naturali, per via dell'allegoria e delle favole accompagnate coll' armonia, ne' posteri tramandarono : in modo che nel savio, che in quei tempi era il solo poeta, concorreano la teologia, la fisica e la musica, tanto interna delle parole e del numero poetico, quanto esterna del suono e del canto : donde avvenne che ogni esercitazione di mente sotto nome di musica si comprendea, a differenza dell' esercitazione di corpo, che gymnastica si appellava.
Strana 21 - Perché dunque possano ivi penetrare, convien disporle in sembianza proporzionata alle facoltà dell' immaginazione, ed in figura atta a capire adeguatamente in quei vasi : onde bisogna vestirle di abito materiale, e convertirle in aspetto sensibile, disciogliendo l'assioma universale ne...
Strana 122 - ... introducesse nelle dottrine, si consegnavano alla poesia, che fu lungo tempo la favella de' saggi. Tai misteri volle Dante nella nostra lingua da luoghi e tempi lontanissimi trasportare, e la sua poesia consecrare colla religione e colla teologia rivelata e celeste, molto più degna della naturale de' filosofi e de
Strana 151 - Provenzali , sì dalla necessità di aprire il suo sentimento alle lor dame, che sola gli fe' la volgar lingua adoperare, volendo il Petrarca la sua Laura , ed il Boccaccio la figliuola del re di Napoli intenerire ; perciò le parole introdotte da Dante , le quali sono le più proprie e più espressive, rimasero abbandonate dall...
Strana 179 - Tutto effetto di una forza latente, e spirito ascoso di feconda vena, che irriga di soavità i sensi del lettore, mossi e rapiti da cagione a se stesso ignota.
Strana 20 - E' ben noto quel che gli antichi favoleggiarono d'Anfione e d'Orfeo, dei quali si legge che l'uno col suon della lira trasse le pietre e l'altro le bestie; dalle quali favole si raccoglie che i sommi poeti con la dolcezza del canto poteron piegare il rozzo genio degli uomini e ridurli alla vita civile.
Strana 160 - ... tutto il mondo signoreggiato avea: insinuando che per mezzo della universale autorità e forza sua, tanto militare quanto civile, poteva e dalla invasione straniera e dalla divisione interna esser sicura, in modo che le sue forze e...
Strana 165 - Piatone si appella meditazion della morte; perché l'anima contemplando si astrae dal corpo, e mentre vive imita l'atto del morire. Perciò Dante ha voluto col Paradiso anche significare la vita beata che gode il saggio, quando colla contemplazione si distacca da