Della ragion poetica tra' GreciT. Becket, 1806 - 205 strán (strany) |
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... fondo de ' più antichi e gravi filosofi , storici , e poeti , non solo della vostra , ma altresì della ́nostra favella , che sì dall ' uso come dallo studio e dall ' arte apprendeste . I quali lampi di pro- fonda scienza cangiati già ...
... fondo de ' più antichi e gravi filosofi , storici , e poeti , non solo della vostra , ma altresì della ́nostra favella , che sì dall ' uso come dallo studio e dall ' arte apprendeste . I quali lampi di pro- fonda scienza cangiati già ...
Strana 20
... dolcezza del canto poteron piegare il rozzo genio degli uomini , e ridurli alla vita civile . Ma questi son rami , e non radici , e fa d ' uopo cavar più a fondo per rinvenirle , ed aprire per entro le an- 20 DELLA RAGION.
... dolcezza del canto poteron piegare il rozzo genio degli uomini , e ridurli alla vita civile . Ma questi son rami , e non radici , e fa d ' uopo cavar più a fondo per rinvenirle , ed aprire per entro le an- 20 DELLA RAGION.
Strana 21
Gianvincenzo Gravina. fondo per rinvenirle , ed aprire per entro le an- tiche favole un ' occulto sentiero , onde si possa conoscere il frutto di tali incantesimi , e'l fine al quale furono indirizzati , nelle menti volgari che sono ...
Gianvincenzo Gravina. fondo per rinvenirle , ed aprire per entro le an- tiche favole un ' occulto sentiero , onde si possa conoscere il frutto di tali incantesimi , e'l fine al quale furono indirizzati , nelle menti volgari che sono ...
Strana 27
... difforme il concetto comune dalla vera idea della favola . Chi ben ravvisa nel suo fondo la natura di essa , ben conosce non potersi tessere da chi non ha lungo tempo bevuto il latte puro delle scienze naturali e POETICA 27.
... difforme il concetto comune dalla vera idea della favola . Chi ben ravvisa nel suo fondo la natura di essa , ben conosce non potersi tessere da chi non ha lungo tempo bevuto il latte puro delle scienze naturali e POETICA 27.
Strana 28
... fondo della favola non costa di falso ma di vero ; nè sorge dal capriccio , ma da invenzione regolata dalle scienze , e cor- rispondente coll ' immagini sue alle cagioni fisiche e morali . Della natura IX . Per lo che la favola è l ...
... fondo della favola non costa di falso ma di vero ; nè sorge dal capriccio , ma da invenzione regolata dalle scienze , e cor- rispondente coll ' immagini sue alle cagioni fisiche e morali . Della natura IX . Per lo che la favola è l ...
Časté výrazy a frázy
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Strana 86 - Graeca nocturna versate manu, versate diurna. at vestri proavi Plautinos et numeros et 270 laudavere sales ; nimium patienter utrumque, ne dicam stulte, mirati, si modo ego et vos scimus inurbanum lepido seponere dicto, legitimumque sonum digitis callemus et aure.
Strana 120 - ... intelligenza, da cui il favellare trae la forza e il calore. E giunse egli a sì alto segno d'intendere e proferire, perché dedusse la sua scienza dalla cognizione delle cose divine, in cui le naturali, e le umane e civili, come in terso cristallo, riflettono.
Strana 121 - Omero, che le cognizioni divine e naturali, per via dell'allegoria e delle favole accompagnate coll' armonia, ne' posteri tramandarono : in modo che nel savio, che in quei tempi era il solo poeta, concorreano la teologia, la fisica e la musica, tanto interna delle parole e del numero poetico, quanto esterna del suono e del canto : donde avvenne che ogni esercitazione di mente sotto nome di musica si comprendea, a differenza dell' esercitazione di corpo, che gymnastica si appellava.
Strana 21 - Perché dunque possano ivi penetrare, convien disporle in sembianza proporzionata alle facoltà dell' immaginazione, ed in figura atta a capire adeguatamente in quei vasi : onde bisogna vestirle di abito materiale, e convertirle in aspetto sensibile, disciogliendo l'assioma universale ne...
Strana 122 - ... introducesse nelle dottrine, si consegnavano alla poesia, che fu lungo tempo la favella de' saggi. Tai misteri volle Dante nella nostra lingua da luoghi e tempi lontanissimi trasportare, e la sua poesia consecrare colla religione e colla teologia rivelata e celeste, molto più degna della naturale de' filosofi e de
Strana 151 - Provenzali , sì dalla necessità di aprire il suo sentimento alle lor dame, che sola gli fe' la volgar lingua adoperare, volendo il Petrarca la sua Laura , ed il Boccaccio la figliuola del re di Napoli intenerire ; perciò le parole introdotte da Dante , le quali sono le più proprie e più espressive, rimasero abbandonate dall...
Strana 179 - Tutto effetto di una forza latente, e spirito ascoso di feconda vena, che irriga di soavità i sensi del lettore, mossi e rapiti da cagione a se stesso ignota.
Strana 20 - E' ben noto quel che gli antichi favoleggiarono d'Anfione e d'Orfeo, dei quali si legge che l'uno col suon della lira trasse le pietre e l'altro le bestie; dalle quali favole si raccoglie che i sommi poeti con la dolcezza del canto poteron piegare il rozzo genio degli uomini e ridurli alla vita civile.
Strana 160 - ... tutto il mondo signoreggiato avea: insinuando che per mezzo della universale autorità e forza sua, tanto militare quanto civile, poteva e dalla invasione straniera e dalla divisione interna esser sicura, in modo che le sue forze e...
Strana 165 - Piatone si appella meditazion della morte; perché l'anima contemplando si astrae dal corpo, e mentre vive imita l'atto del morire. Perciò Dante ha voluto col Paradiso anche significare la vita beata che gode il saggio, quando colla contemplazione si distacca da