Della ragion poetica tra' GreciT. Becket, 1806 - 205 strán (strany) |
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... Universale . Di tal vena escono i retti giudizj che d ' ogni au- tore profferite , e particolarmente de ' poeti e della poesia , nella quale è ugual difficoltà ottimamente giudicare che perfettamente comporre , e di cui è più facile ...
... Universale . Di tal vena escono i retti giudizj che d ' ogni au- tore profferite , e particolarmente de ' poeti e della poesia , nella quale è ugual difficoltà ottimamente giudicare che perfettamente comporre , e di cui è più facile ...
Strana 7
... universale e perpetua ragione , alla quale noi andiamo i pre- cetti e gli esempj in questi due libri riducendo ; e di cui l ' utilità , il fine , e'l diletto esponer cer- chiamo , per troncare i vizj che si sono introdotti , tanto dal ...
... universale e perpetua ragione , alla quale noi andiamo i pre- cetti e gli esempj in questi due libri riducendo ; e di cui l ' utilità , il fine , e'l diletto esponer cer- chiamo , per troncare i vizj che si sono introdotti , tanto dal ...
Strana 21
... universale ne ' suoi individui , in modo che in essi come fonte per li suoi rivi si diffonda , e per entro di loro s'asconda come nel corpo lo spirito . Quando le contem- plazioni avranno assunto sembianza corporea , allora troveranno l ...
... universale ne ' suoi individui , in modo che in essi come fonte per li suoi rivi si diffonda , e per entro di loro s'asconda come nel corpo lo spirito . Quando le contem- plazioni avranno assunto sembianza corporea , allora troveranno l ...
Strana 32
... univer- sale ch'è poi seme della scienza . Or quanto le cose , ci sono più presso e ci divengono famigliari , tanto meno corre sopra di esse la nostra avver- tenza ; perchè la mente è sempre rapita dall ' og- getto più raro nel quale ...
... univer- sale ch'è poi seme della scienza . Or quanto le cose , ci sono più presso e ci divengono famigliari , tanto meno corre sopra di esse la nostra avver- tenza ; perchè la mente è sempre rapita dall ' og- getto più raro nel quale ...
Strana 46
... acuti e vivissimi lumi d ' ingegno ; ma coloriscono la profondità dei sentimenti con apparenza popo- lare , e maniera poetica , trasformando in favola la sentenza , ed esprimendo l ' universale sul ca- 46 DELLA RAGION.
... acuti e vivissimi lumi d ' ingegno ; ma coloriscono la profondità dei sentimenti con apparenza popo- lare , e maniera poetica , trasformando in favola la sentenza , ed esprimendo l ' universale sul ca- 46 DELLA RAGION.
Časté výrazy a frázy
affetti alcuna Anacreonte Angelo Poliziano animo antichi appo Ariosto Aristofane artifizio autori avea cangia Catullo ciascuno Cicerone civile cognizione colla coloro commedia comune corpo costumi Dante desinenze divina dottrina eccitare Ecuba Egitto eloquenza Eneide epico esempj Esiodo espressione esprimere Euripide eventi fantasia favella favola felice figura filosofi finto forza genj Gravina Greci e Latini Iliade imitazione immagini ingegno invenzione istessa Italiana l'immagine lingua lingua latina lirica lirica poesia locuzioni lume luogo maggior maraviglia materie medesimo mente natura naturale nazioni nobile novelli Odissea Omero opera Orazio Orfeo Ovvidio parole passioni persone Petrarca Pindaro Platone Plauto plebea poema poesia poeta popolo proprio Provenzali RAGION POETICA rappresenta rassomiglianza ravvisa regole repubblica Romana Sanazzaro scienza scrittori secolo sembianza sentimenti simili Socrate Sofocle stile stima sublime Teocrito teologia Tibullo tragedie tratto turale umane universale uomini varietà varj vero versi Virgilio virtù viva vizj volgare volle Volume Prezz zione
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Strana 86 - Graeca nocturna versate manu, versate diurna. at vestri proavi Plautinos et numeros et 270 laudavere sales ; nimium patienter utrumque, ne dicam stulte, mirati, si modo ego et vos scimus inurbanum lepido seponere dicto, legitimumque sonum digitis callemus et aure.
Strana 120 - ... intelligenza, da cui il favellare trae la forza e il calore. E giunse egli a sì alto segno d'intendere e proferire, perché dedusse la sua scienza dalla cognizione delle cose divine, in cui le naturali, e le umane e civili, come in terso cristallo, riflettono.
Strana 121 - Omero, che le cognizioni divine e naturali, per via dell'allegoria e delle favole accompagnate coll' armonia, ne' posteri tramandarono : in modo che nel savio, che in quei tempi era il solo poeta, concorreano la teologia, la fisica e la musica, tanto interna delle parole e del numero poetico, quanto esterna del suono e del canto : donde avvenne che ogni esercitazione di mente sotto nome di musica si comprendea, a differenza dell' esercitazione di corpo, che gymnastica si appellava.
Strana 21 - Perché dunque possano ivi penetrare, convien disporle in sembianza proporzionata alle facoltà dell' immaginazione, ed in figura atta a capire adeguatamente in quei vasi : onde bisogna vestirle di abito materiale, e convertirle in aspetto sensibile, disciogliendo l'assioma universale ne...
Strana 122 - ... introducesse nelle dottrine, si consegnavano alla poesia, che fu lungo tempo la favella de' saggi. Tai misteri volle Dante nella nostra lingua da luoghi e tempi lontanissimi trasportare, e la sua poesia consecrare colla religione e colla teologia rivelata e celeste, molto più degna della naturale de' filosofi e de
Strana 151 - Provenzali , sì dalla necessità di aprire il suo sentimento alle lor dame, che sola gli fe' la volgar lingua adoperare, volendo il Petrarca la sua Laura , ed il Boccaccio la figliuola del re di Napoli intenerire ; perciò le parole introdotte da Dante , le quali sono le più proprie e più espressive, rimasero abbandonate dall...
Strana 179 - Tutto effetto di una forza latente, e spirito ascoso di feconda vena, che irriga di soavità i sensi del lettore, mossi e rapiti da cagione a se stesso ignota.
Strana 20 - E' ben noto quel che gli antichi favoleggiarono d'Anfione e d'Orfeo, dei quali si legge che l'uno col suon della lira trasse le pietre e l'altro le bestie; dalle quali favole si raccoglie che i sommi poeti con la dolcezza del canto poteron piegare il rozzo genio degli uomini e ridurli alla vita civile.
Strana 160 - ... tutto il mondo signoreggiato avea: insinuando che per mezzo della universale autorità e forza sua, tanto militare quanto civile, poteva e dalla invasione straniera e dalla divisione interna esser sicura, in modo che le sue forze e...
Strana 165 - Piatone si appella meditazion della morte; perché l'anima contemplando si astrae dal corpo, e mentre vive imita l'atto del morire. Perciò Dante ha voluto col Paradiso anche significare la vita beata che gode il saggio, quando colla contemplazione si distacca da