DELL' AMOR PLATONICO DEL MEDIO EVO, DERIVATO DA' MISTERI ANTICHI: OPERA IN CINQUE VOLUMI DI GABRIELE ROSSETTI, PROFESSORE DI LINGUA E LITTERATURA ITALIANA VOLUME V. "Homines rerum imperiti, et non ultra locos certos communes docti, parabolarum LONDRA: DALLA TIPOGRAFIA DI RICCARDO E GIOVANNI E. TAYLOR. 1393 CAPITOLO ULTIMO. MISTICISMO DELLA DIVINA COMMEDIA. ESULTANDO all'idea che si approssima la meta del mio lungo viaggio, nel vederla apparire studio più alacre il passo. In cammin disastroso mi son io avventurato, e assai più esteso ch' io non pensava quando alle prime mosse mi accinsi. Tanti sono i tortuosi andirivieni che in esso incontrai, tali quei che cauto schivai, e tali e tanti gli altri che or saltando recido, da poter con veracità affermare: L'estremo passo della faticosa via ch' or compio esser potrebbe il primo d'un più curioso corso, se desio di riposo non mi facesse anelare al termine. Ciò che in questo capitolo presenterò è poco più che l'argomento della materia che assumo, e quasi il direi lo scheletro di quel corpo onde il traggo. Ciascuna cosa che son per asserire era da me pienamente esposta, e con vigor di molte ragioni, con autorità di accreditati scrittori, e sopra tutto con disamine di opere numerose, a dovizia dimostrato ; ma siccome il lor complesso ha carattere di un volume e non di un capitolo, così rinunzio all'idea di presentarlo nella sua totalità. Nè quel che tralascio è il meno importante, ma solo il più prolisso. Nel recare a conferma i detti altrui, darò spesso la preferenza ad autori recenti, ch' espressero con brevità ciò che i classici vetusti hanno con protratti modi nelle pagine loro variamente disseminato. E rifletterò che nel caso nostro essi son più preziosi degli scrittori di altissima antichità, poichè ci presentano le forme posteriori che la scuola de' misteri adottò ne' paesi in cui siamo: e ce la pingono non già qual era ne' tempi mitologici di Egitto e di Grecia, ma qual era fra noi nell'epoca di cui trattiamo. Nell' asseverare fermamente che i riti mistici de' nostri giorni scendon da quei del medio evo, essi ci assicurano che quanto de' presenti è detto dee di quegli altri pur dirsi. Che se nella dottrina e nella pratica della scuola mitologica e della muratoria v' ha cosa di comune, essi pure ce l'indicheranno; onde in lor troveremo quanto al nostro uopo è richiesto. Il lettore vedrà ch'essi sono i veri espositori del |