L'uno eterno e l'eterno amore di Dante: principio metodico e protologico della Divina commedia. Studio critico

Predný obal
Tip. del R. istituto sordo-muti, 1890
 

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Strana 71 - O frate, issa veggio, disse, il nodo Che il Notaro, e Guittone, e me ritenne Di qua dal dolce stil nuovo ch' i' odo. Io veggio ben come le vostre penne Diretro al dittator sen vanno strette, Che delle nostre certo non avvenne. E qual più a guardar oltre si mette, Non vede più dall' uno all' altro stilo ; E quasi contentato si tacette.
Strana 79 - Dal1' altra parte in fuor troppo s' approccia. Maladetta sie tu, antica lupa, Che più che tutte 1' altre bestie hai preda, Per la tua fame senza fine cupa! O ciel, nel cui girar par che si creda Le condizion di quaggiù trasmutarsi,, Quando verrà per cui questa disceda? Noi anda vam co' passi lenti e scarsi, Ed io attento all' ombre ch' i' sentia Pietosamente piangere e lagnarsi: E per ventura udi...
Strana 109 - Da quinci innanzi il mio veder fu maggio che il parlar nostro eh' a tal vista cede, e cede la memoria a tanto oltraggio. Qual è colui che somniando vede, che dopo il sogno la passione impressa rimane, e 1' altro alla mente non riede; cotal son io, che quasi tutta cessa mia visione, ed ancor mi distilla nel cor lo dolce che nacque da essa. Così la neve al sol si disigilla, così al vento nelle foglie lievi si perdea la sentenza di Sibilla. O somma luce, che tanto ti levi dai concetti mortali, alla...
Strana 126 - E non si puote alcuno scusare per legame di matrimonio, che in lunga età il tenga, che non torna a religione pur quelli che a San Benedetto ea Sani' Agustino ea San Francesco ea San Domenico si fa d'abito e di vita simile, ma eziandio a buona e vera religione si può tornare in matrimonio stando^ che Iddio non vuole religioso di noi se non il cuore. E però dice San Paolo alli Romani: -. Non quelli rli' è mate nifestamente Giudeo, nè quella ch
Strana 54 - Carro già era sparito, vidi presso di me un veglio solo, degno di tanta reverenza in vista, che più non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista portava, a' suoi capelli simigliante, de' quai cadeva al petto doppia lista.
Strana 124 - La quale noi non potemo perfettamente vedere mentre che'l nostro immortale col mortale è mischiato; ma vedemolo per fede perfettamente, e per ragione lo vedemo con ombra d'oscuritade; la quale incontra per mistura del mortale con l'immortale.
Strana 56 - Or ti piaccia gradir la sua venuta : Libertà va cercando ch' è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta. Tu 1 sai che non ti fu per lei amara In Utica la morte, ove lasciasti La veste ch
Strana 124 - E ciò dee essere potentissimo argomento che in noi l'uno e l'altro sia; e io così credo, così affermo e così certo sono ad altra vita migliore dopo questa passare, là dove quella gloriosa donna vive de la quale fu l'anima mia innamorata quando contendea, come nel seguente capitolo si ragionerà.
Strana 121 - Dunque se il tre è fattore per sè medesimo del nove, e lo fattore dei miracoli per sè medesimo è tre, cioè Padre, Figliuolo e Spirito santo, li quali sono tre ed uno, questa donna fu accompagnata da questo numero del nove a dare ad intendere che ella era un nove, cioè un miracolo la cui radice è solamente la mirabile Trinitade.
Strana 105 - Lasciate queste dispute agli oziosi da convento o da caffè, e voi gittate via i comenti e avvezzatevi a leggere gli autori tra voi e loro solamente. Ciò che non capite, non vale la pena che sia capito : quello solo è bello che è chiaro. Soprattutto, se volete gustar Dante, fatti i debiti studi di lettere e di storia, leggetelo senza comenti, senz' altra compagnia che di lui solo, e non vi caglia di altri sensi che del letterale.

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