(1) al Vefcovi dell' Affrica, che fine fuo dam no temere nullus inceffat. Anche i privilegi divengono irrevocabili,/quando (come farebbe nel cafo noftro) sono stati accordati per ragionevoli motivi, che mai non ceffano, a perfone non fuddite, non affatto gratuitamente, e la conceffione è stata autenticata da Podeftà fuperiore, e confermata dalla lunga pratica di molti fecoli. Così infegnano comunemente i migliori Giuristi, e Teologi preffo il Suárez (2); e non ha potu to negarlo l'Offervator Filofofo più volte citato, quantunque dichiarato nemico della Chiefa, e degli Ecclefiaftici, fcrivendo pag. 31. On ne pour roit les depoffeder arbitrairement de ce qu'ils n'ont pas volè, de ce qu'ils ont acquis legitimement, d' un bienfait, que la nation leur a librement accor dè, & dont il font en paifible poffeffion depuis plufieurs fiecles. Sapete ciò, che ella non deve fare colle temporali fue forze immediatamente? Duopo è, che s' aftenga, come vi ho già detto, dal mutilare, ed uccidere. L'esecuzione di quefte pene di fangue l'ha rifervata Iddio nella nuova Alleanza alla fola Podeftà temporale, ẹ per 1) Epift. 12. p. 974. Epist. RR. PP. Constant. 2) De Leg. lib. 8. Cap. 27. n. 2. perchè anche questa è neceffaria talvolta alla difefa, e confervazion della Chiefa, ha voluto circondare il manfueto fuo trono della nobil corona di tanti Sovrani Cattolici, che fottentrano opportuni a difenderla dalle più gagliarde oftili incurfioni, e moffi dal decorofo incarico ehe hanno di fuoi Avvocati, e Fautori munifcono con più rigorofe fanzioni le foavi fue leggi, e ne promulgano delle più preffanti e fevere, e tendono il forte braccio a quelle efecuzioni, alle quali non giugne il teneriffimo cuore della pietofa lor Madre; ed è ben giusto, diceva Durando, o come altri vogliono, Teodovino Vefcovo di Liegi (1), che ficcome contra tutti è rivolto il furor degli Eretici, così fi volga contra di loro il braccio di tutti: eft enim juftum, ut quorum manus funt contra omnes, omnium manus contra ipfos excitentur. Perchè però la fentenza, che abilita la Chiesa a certe pene temporali indipendentemente dalla Podeftà fecolare, non ha adeffo preffo tutti quel grado di certezza, che merita veramente, e che preffo tutti i Cattolici ottiene l'altra, che alla Chiefa riserva i giudizj di Fede, a fçanfo, d'ogni (2) Epift. ad Henricum I. Francorum Regem apud Mabillon Analect. pag. 447. 1 confufione ed equivoco non lafcio d' avvertirvi per ultimo, che l'esecuzione è un atto affai diverfo dalla cognizione, e giudizio; e che quand' anche l'efecuzione d'ogni pena temporale foffe non meno delle capitali da rifervarfi ai Sovrani, o non poteffe la Chiesa eseguirle senza loro approvazione e confenfo, non lafcierebbero per quefto le caufe di Fede d'effere per le addotte ragioni di privativo diritto della Ecclefiaftica Podestà, come appunto lo fono anche quando trattafi di mutilazione e di morte. Non mi diffondo di più, perchè la prefente Lettera è lunga abbastanza, ed ha bifogno di effer letta con maggior ponderazione per ben comprendere ciò che contiene. Studiatela attentamente; e fe vi nafce alcun dubbio, ricordatevi, che ad ogni voftro cenno mi trove. rete qual farò fempre ec. LET 261 Il caftigar gli Eretici non pregiudica alla manfuetudine che conviene alla Chiefa. CH HE la paffata mia Lettera doveffe lasciare in voi qualche dubbio, me lo perfuadeva e la fublimità ed ampiezza dell' argomento, che abbiamo avuto per le mani, e la voftra non molta pratica in quefta fcabrofa materia; ma che dovefte poi fofpettare, che per avere accordata alla Chiesa la poteftà d'infliger pene anche temporali, e riservata ai Sovrani la fola efecuzione delle capitali e di fangue, potefte immaginarvi, che io aveffi dato un colpo mortale al Santuario ed al Trono, non mi farebbe mai venuto in capo, fe non rifletteva alle vaghe Operette, che vi fono capitate alle mani, nelle quali s' incontrano ad ogni pagina quefti fpropofiti. Manco male che nell' efporre le voftre immaginazioni avete accennato anche il motivo, al quale le avete appoggiate; che altrimenti non avrei faputo in qual' altra maniera trarvi d'inganno, fe non con richiamarvi alla mente la prima mia Lettera, in cui ho procurato di farvi vedere d' onde R 3 onde fieno prefi fentimenti sì ftrani, e quanto po co vantaggio aver poffano dall' àutorità di chi li ha ricopiati, o proposti. Voi sospettate, che l' indicato Sistema offenda gravemente la Chiesa, perchè, abilitandola a pene anche temporali, la poglia di quella manfuetudine e dolcezza, che ne forma l'ornamento maggiore, e fu raccomandata con tanta premura da Gesù Crifto ai Difcepoli, che dichiarò contrarie alle foavi fue tempre anche le fiamme prodigiofe, ch' Effi volevano impetrare dal Cielo per incendiare que' Sama. ritani, i quali ricufavano di fomminiftrar loro il neceffario ricovero (1). Dite, che nuoce al Principato, cui S. Pietro (2), e S. Paolo (3) vogliono che fia ogni cofa per divina disposizione fubordinata, e foggetta, perchè appropriando a lui la fola efecuzione, allorchè fi tratta di mutilazione, o di morte, di maeftofo ed affoluto Sovrano qual' è, ne forma un semplice efecutore, e miniftro della Podestà della Chiefa. Due punti fon quefti di tale importanza, che meritano d' effere trattati con diligenza e precifione particolare Ed io, per non confondere infieme cofe, x (1) Euca 9. v. 54, 2) Ep. 1. cap. 2. v. 13. che |