Sovrani verfo la Chiefa? a quei Sovrani, io dico, dei quali aveva già predetto Ifaia (1), che si sa. rebbero recati a fommo onore di potere adorare il regale fuo Trono curvati al fuolo, ed umiliati ai fuoi piedi: vultu in terram demiffo adorabunt te, pedumque ipfius pulverem lingent. Riflettete meglio una volta, che parlo della Poteftà della Chiefa, che è una vera participazione del regal Sacerdozio di Gesù Cristo; che fi tratta di Caufe di Fede, e che per rapporto alla prima altro non fono in queste Cause gli fteffi Regnanti che figli ubbidienti, ed autorevoli Protettori delle Sovrane fue difpofizioni, e fon certo, che fvaniranno ben presto le voftre apprenfioni; e con quella facilità, colla quale avete imparato dall'altra mia a conciliare infieme colla lenità della Chiefa la punizione dell' Eretico, faprete comporre in appreffo il decoro del Principato colle Religiofe fue efecuzioni, e l'unità delle Cause di Fede colla multiplicità dei Tribunali, che fono deftinati a compirle. Amatemi che fono ec. (1) Cap. 49. vers. 23. LET 304 Qual parte abbia nelle Caufe di Fede Alle efficaci ragioni, ed autorevoli tefti monianze, che vi ho addotte finora, voi fiete reftato convinto, che v'è nella Chiesa Cattolica una vera giurifdizione coattiva, che può affoggettare gli Eretici al meritato caftigo, fenza che ne risenta alcun danno o l'Ecclefiaftica moderazione, o l'autorità dei Sovrani, o la libertà della Fede; ma quefto non basta ancora al noftro intento. Il Tribunale, di cui fi tratta, procede per autorità delegata dal Romano Pontefice; e non è legittimo ed autorevole, se manca in lui la pienezza di quella giurifdizione, che compete alla Chiefa, o non può eftenderla ampiamente per tutto il Mondo Cattolico. Quindi è che merita ogni lode il giudiziofo Quefito, che mi fate nell' ultima voftra, cercando fe può il Papa innalzar tribunale nelle altrui Diocefi, ed obbligare tutti i Fedeli a confervar quella Fede, che han profeffata una volta; Ed io prendo tanto più volentie ri ad inftruirvi fu quefto punto, quanto più intereffa la noftra Caufa, e maggiori fono i Nemici, che lo contrastano. Fin dal quinto Secolo vi fu in Dalmazia un certo Vefcovo Onorio (1), il quale mal foffrendo, che Geiafio Papa fi prendeffe in affari di Fede qualche ingerenza nella fua Diocefi, non ebbe difficoltà di rifpondergli, che ne restava forprefo: Oggi poi sono tanti i Contraddittori, quanti fono i Nemici della Poteftà Ecclefiaftica', e gli adulatori della Secolare, i quali o la negano efpreffamente a tutti, e per confeguenza anche al Romano Pontefice, o cercano di dividerla per egual porzione tra tutti i Paftori per renderla più foggetta, e men forte. Io però per convincervi, che non i foli Vescovi nelle rispettive loro Diocefi, ma anche il Romano Pontefice ha in tutto il Mondo Cattolico la Verga Pastorale atta a correggere, come dice S. Paolo (2), ogni difubbidienza, e contenere tutte le pecorelle del Sagro Ovile nei rispettivi Cristiani doveri, altro non ricerco da voi, che la voftra Fede. Chi fa dal Vangelo, che Egli è dopo Ge (1) Epift. 6. Gelaf. Tom. 6. Conc. Labbei pag. 300. (2) 1. ad Corint. 4. su Crifto la pietra fondamentale della Chiefa di Dio, contra la quale prevaler non poffono le furie infernali (1), che a lui fono ftate conferite in fpecial guifa le Chiavi del Cielo, e l' incombenza di pafcer il Divin Gregge (2), e fatto Maeftro del Mondo è ftato dalla preghiera di Gesù Crifto refo infallibile ne' fuoi ammaeftramenti (3); Chi riflette con S. Ireneo (4), che la Chiefa Romana è di tutte le Chiefe la maffima, e che con Lei è neceffario, che tutte le altre convengano: Neceffe eft omnes conve nire Ecclefias, hoc eft eos qui funt undique Fideles ; e con S. Cipriano (5), che Ella è la Radice, e Matrice di tutte, e come Dio è uno, uno è il Redentore, e la Chiefa è una, così una è la Cattedra fondata da Gesù Crifto fopra S. Pietro: Deus unus eft, & Chriftus unus, & una Ecclefia, & Cathedra una fuper Petrum Domini voce fundata; e con S. Agoftino finalmente (6), che vi è fempre ftato in Lei il Primato: In Romana Ecclefia femper Apoftolica Cathedra viguit Principatus; e che e che in S. Pietro (1) Primatus tam excellenti gratia præeminet; non può negare di riconoscere nel Romano Pontefice un' autorità, che fi ftenda per tutto il Mondo Cattolico, e la confefferà tanto più volentieri, quanto fono più manifeste le definizioni de' Concilj, che l'hanno giudicata non di fola precedenza ed onore, ma di vera autorità, e giurifdizione, e quanto la fcopre più neceffaria al bene del Criftianefimo, di cui vacilla senza il Primato l'unità della Fede e tanti fcifmi fi poffono temere, quanti faranno i Sacerdoti, come attefta S. Girolamo nel Dialogo contra i Luciferiani. Bifogna ufcir fuori del Mondo, fcriveva S. Bernardo ad Eugenio (2), per trovare dove non abbia luogo l'autorità del Pontefice: Orbe exeundum ei, qui forte vellet explorare que non ad tuam (Summi Pontificis pertineat curam: E S, Leone (3) nel Sermone della fua affunzione defcrivendo il grave peso, che gli era ftato pofto ful dorfo, dice efpreffamente, che in lui folo fi riunivano le facende di tutti, e che il miniftero di ciascun altro non era che una porzione delle fue fatiche ApoV 2 fto 1) Lib. 2. de Bapt. contra Donat. Cap. 1. 2) Lib. 3. de Confider. Cap. I. num. 1. ( 3) Ser. 5. al. 4. Cap. 2. |