ehe la diftoglie dal vero fuperiore e reale, per affezionarla all' apparente e fenfibile: E quella funefta forgente, che diffonde a larga mano fra noi le più enormi fcelleratezze, fparge anche la dominante infedeltà, che è di ogni altra la più efecranda ed orribile. Ammetta pure chi vuole in costoro qualche buona fede almeno nei più ignoranti, ed incolti, che io in chiunque ha creduto una volta, o è informato abbastanza di ciò, che crede la Chiefa Cattolica, riconofcerò fempre nella loro infedeltà quel vizio di volontà, che bafta a render l'Uomo colpevole in qualunque delitto; e li crederò tanto più viziofi e colpevoli, quanto farà maggiore l'impegno, che mostreranno i loro Aderenti per difcolparli E fe voi avrete la flemma di riandar col penfiero la nafcita, e progreffi di tutti gli errori, fe la Storia vi rammentarete di tutti gli Eretici, conofcerete affai chiaramente, che questa è la maniera, colla quale l'Uomo volontariamente fi accieca nell' abbandonamento delle Cattoliche verità; e fono quefti i paffi, che då per arrivare a credere ereticalmente; e lo confefferebbero gli fteffi Eretici, e ripeterebbe. to anch' effi coi Donatifti, dei quali parla S.

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Agoftino (1) Hoc effe verum jam fciebamus, fed nefcio qua confuetudine tenebamur; oppure nefciebamus hic effe veritatem, nec eam difcere volebamus; e ridurrebbero tutti i loro errori piuttofto a vizio di volontà, che alla loro innocente perfuafione, fe meno bugiardi nelle loro proteste voleffero fcoprire ingenuamente quelle fegrete mire perverfe, le quali chiudono nel profondo del feno. Ma non è da fperarfi una fola verità da chi fi oftina nel male; e quella fuperbia, che, al dire di S. Paolo (2), lo fa deviare dal retto fentiero, lo diftoglie dal confeffare altresì la malizia del fuo errore, che non potrebbe divifa da un vero, e fincero pentimento non ridondare che in propria confufione, ed obbrobrio. Voi, che non fiete, la Dio mercè, nello stato di coftoro, a quefti nuovi lumi, che avete avuti, ricredetevi da quei pregiudizj, dei quali vi poffono aver caricata la mente guide infide, ed ingannati Maestri; ed in vece di riconofcere nell' Eretico o un Uono religiofo e divoto, che colle fue empietà onora il Signore, come pretendono i Latitudinarj,

(1) Epift. 93. al. 48. ad Vincentium cap. 5. num. 18. (2) 2. ad Thim. 3. v. 8.

e gli Indifferentifti; o uno di quelli infelici Selvaggi, che meritano compaffione per la pena, che foffrono, ma non rimproveri, perchè commettano alcuna colpa, reftando infedeli per non effere ftati inftruiti; o quei poveri ignoranti, che sbagliano materialmente, riconofcete in loro quei perfidi e fconfigliati Libertini di Giobbe (1), che chiudono avvedutamente gli occhi per non veder la luce, o fcoperta ancora l'odiano, e difprezzano empiamente: E dite pur francamente, che il loro delitto è tanto maggiore quanto più ampie e copiofe fono le forgenti, dalle quali deriva la moftruofità del loro abbandono; e quanto più frivole ed infuffiftenti fono le ragioni e protefte, che adducono per difcolparfene. Ho foddisfatto adeffo pienamente al voftro Quefito. Voi rinovate i comandi, fe volete che fia in me continuato il piacere di fempre più dimoftrarmi qual fono ec.

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(1) Cap. 5. verf. 14.

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L'Eretico riesce afsai pernizioso alla Religiofa Società dei Fedeli.

H quanto v' hanno refo mai fcrupolofo i vostri Foglietti! Voi confeffate, che l' Erelia è un gran peccato; ma non vi azzardate ancora di chiamar l' Eretico reo di grave delitto. Per farlo fenza fcrupolo, volete che vi dimoftri il danno, che reca alla Società, comparativamente al quale folamente, come voi dite, le noftre colpe vefton le fembianze di vero delitto, e poffono effer corrette dalla umana Legislazione. Questo medefimo fcrupolo ha inquietato una volta quelle anime buone dei Donatifti, i quali appoggiati forfe agli fteffi principj accordavano a S. Agostino, che foffe lodevol coía, che gli adulterj, i furti, e gli omicidj non andaffero impuniti fra noi, ma non volevano, che fi occupaffe l' umana giustizia a caftigare gli Eretici: Si facrilegus fum, a te occidi non debeo. Questo era il generale principio; e quefto, fe mal non mi appongo, è il motivo principale del voftro fcrupolo. E non è egli meritevole d'ogni difprezzo per la fola malvagità di

coloro che l'hanno inventato? E' vero, che co me a varj altri vaneggiamenti dei Donatifti, così non è mancato anche a quefto chi l'abbia feguitato ed approvato in appreffo, e che dopo effere ftato nafcofto per lunga ftagione tra le pro fcritte Carte di alquanti Giurifti Proteftanti, o Semiproteftanti, finalmente nei tempi a noi più vicini ricchi e fecondi di ftravaganze inaudite avuto ha l'onore di potere ufcire talvolta dall' infame fuo nido, e farfi vedere in alcune mefchine produzioni di Autori, che fi chiamano Cat tolici, e fono state stampate in Paesi Cattolici, e farebbero ufcite affai meno indecentemente dai Torchj di Ginevra, di Virtemberga, e di Londra: Ma la ftorta fuddetta maffima non ha migliorato di condizione per quefto; e farà fempre preffo i giufti eftimatori delle cofe una mefchina invenzione di Eretici maliziofi, che hanno cercato di fiminuire per tal mezzo la deformità degli orrendi loro attentati. Non fono ftate queste certamente le maffime dei noftri antichi Padri e Maeftri, i quali fi fono moftrati così alieni dal riputare i Sacrilegi immuni tra noi da ogni colpevole reità, che li riconobbero anzi in ogni incontro degniffimi delle più obbrobriofe taccie, e più severe ri

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