La Monarchia di Dante: studi storiciTip. del Pio istituto di patronato, 1864 - 186 strán (strany) |
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Strana 95 - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l' animo stanco, e terminare il tempo che m...
Strana 95 - mia canzon, tu vai ! Forse ' vedrai Fiorenza, la mia terra, che fuor di sé mi serra, vota d'amore e nuda di pietate. Se dentro v' entri, va dicendo : — Oràai non vi può fare il mio signor più guerra. ' Là, ond' io vegno, una catena il serra tal, che se piega ' vostra crudeltate, non ha di ritornar più libertate.
Strana 1 - Li vivi tuoi , e l' un l' altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra. Cerca, misera, intorno dalle prode Le tue marine, e poi ti guarda in seno S' alcuna parte in te di pace gode.
Strana 97 - Guarda com' esta fiera è fatta fella, Per non esser corretta dagli sproni, Poi che ponesti mano alla predella. O Alberto Tedesco, che abbandoni Costei ch...
Strana 136 - Excudent alii spirantia mollius aera, credo equidem, vivos ducent de marmore vultus, orabunt causas melius, caelique meatus describent radio et surgentia sidera dicent: 850 tu regere imperio populos, Romane, memento; hae tibi erunt artes; pacisque imponere morem, parcere subiectis et debellare superbos.
Strana 141 - Ahi, Costantin, di quanto- mal fu matre , Non la tua conversion , ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre...
Strana 95 - ... è dato), per le parti quasi tutte alle quali questa lingua si stende, peregrino, quasi mendicando, sono andato, mostrando contro a mia voglia la piaga della fortuna, che suole ingiustamente al piagato molte volte essere imputata. Veramente io sono stato legno...
Strana 176 - Avete il Vecchio e il Nuovo Testamento, E il Pastor della Chiesa che vi guida: Questo vi basti a vostro salvamento.
Strana 95 - Ahi piaciuto fosse al dispensatore dell'universo, che la cagione della mia scusa mai non fosse stata; che né altri contro a me avria fallato, né io sofferto avrei pena ingiustamente; pena, dico, d'esilio e di povertà. Poiché fu piacere de...
Strana 76 - Io ch' era d' ubbidir desideroso, Non gliel celai, ma tutto gliele apersi ' : Ond' ei levò le ciglia un poco in soso. Poi disse : fieramente furo avversi A me ed a' miei primi ed a mia parte, Sì che per due fiate li dispersi.