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24. Dixitque Abraham : Ego jurabo.

25. Et increpavit Abimelech propter puteum aquae, quem vi abstulerant servi ejus.

26. Responditque Abimelech:Nescivi quis fecerit hanc rem: sed et tu non indicasti mihi, et ego non audivi prae ter hodie.

27. Tulit itaque Abraham oves et boves, et dedit Abimelech percusseruntque ambo foedus.

28. Et statuit Abraham se-ptem agnas gregis seorsum. 29. Cui dixit Abimelech : Quid sibi volunt septem agnae istae, quas stare fecisii seorsum?

30. At ille: Septem, inquit, agnas accipies de manu

mea: ut sint mihi in testimonium, quoniam ego fodi puteum istum .

24. E Abramo disse: Io ne farò giuramento.

25. E fece delle quercle con Abimelech per ragione di un pozzo di acqua, che i

servi di lui si erano usurpati per forza.

26. E Abimelech rispose: Non ho saputo chi abbia fatta tal cosa: ma nè pur tu me ne hai fatto motto, ed io non ne ho sentito parlare se non adesso.

27. Abramo adunque prese delle pecore e de bovi, e li diede ad Abimelech: e ambedue fecero alleanza.

28. E Abramo pose sette agnelle di branco da parte.

29. E dissegli Abimelech: Che voglion dire queste sette agnelle, che tu fai stare da parte?

30. Ed egli disse: Sette agnelle riceverai tu dalla mia mano: affinchè servano a me di testimonianza, come io ho scavato quel pozzo.

Vers. 25. Per ragione di un pozzo d' acqua ec. Un pozzo, o sia una cisterna d'acqua è cosa di rilievo in un tal paese, dove costa molto il tro

varne.

Vers. 27. Prese delle pecore e dei bovi, e li diede ec. Forse per farne sacrifizio, come nell' alleanze si costumava, lasciando ad Abimelech l'onore d'immolare quegli animali .

Vers. 30. Sette agnelle riceverai tu ec. Benchè quel pozzo appartenesse ad Abramo, perchè egli lo avea scavato, contuttociò per levare ogni pre

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testo di litigio egli paga in certo modo il fondo, offerendo ad Abimelech queste agnelle. Vedi cap. XXVI. 15.

Vers. 31. Fu chiamato Bersabee; cioè pozzo del giuramento ovvero pozzo delle sette, cioè delle sette agnelle.

Vers. 33. Piantò una selva ec. Piantò Abramo una selva per alzarvi un altare, ed ivi esercitare gli atti del culto divino, come apparisce da quello, che segue. In que' tempi non eravi ancora edifizio alcuno consecrato agli esercizj di religione, e gli altari si ergevano su' luoghi più elevati, o ne' boschi.

CAPO XXII.

È provata la fede e l' obbedienza di Abramo col comando d'immolare il figliuolo; ma un Angelo lo ritiene dall'inmolarlo. Sono a lui per questa insigne obbedienza confermate di nuovo le promesse : si noverano i figliuoli di Nachor fratello di Abramo.

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Vers. 1. Dio tentò Abramo. Dio avea già più volte messa a dure prove la fede di Abramo; ma il cimento, a cui vuole esporla adesso è sì grande e nuovo e unico, attese tutte le sue circostanze, che veramente fa d'uopo di credere, che non solamente a far conoscere la virtù di questo gran Patriarca, ma a qualche altro fine ancora più grande fosse ordinato da Dio questo gran fatto. E in vero il sacrifizio, che Dio gli domanda, è figura di un sacrifizio molto più grande e augusto, e di maggior importanza.

Vers. 2. Prendi il tuo figliuolo unigenito ec. L' Ebreo è più affettuoso: Prendi il tuo figliuolo, il tuo figliuolo unigenito, il diletto, prendi Isacco. Queste parole dimostrano (quanto a parole può dimostrarsi ) la grandezza del sacrifizio. Abramo dee offerire in olocausto il figliuolo uni

3. Igitur Abraham de nocte consurgens, stravit asinum suum, ducens secum duos juvenes, et Isaac filium suum: cumque concidisset ligna in holocaustum, abiit ad locum, quem praeceperat ei Deus.

4. Die autem tertio, ele. vatis oculis, vidit locum procul :

5. Dixitque ad pueros suos: Exspectate hic cum asino: ego et puer illuc usque pro

5. Abramo adunque alzatosi, che era ancor notte,imbastò il suo asino, e prese seco due giovani, e Isacco suo figliuolo, e avendo tagliate le legna per l'olocausto, si incamminò verso il luogo assegnatogli da Dio.

4. E il terzo giorno, alzati gli occhi, vide da lungi il luogo:

5. E disse a' suoi giovani: Aspettate qui coll'asino: io e il fanciullo anderemo fin

genito, sopra di cui tutte posavano le sue speranze, e le promesse di Dio , il figliuolo amato per le sue virtù, e per quello, di cui egli era figura, cioè del Messia, che di lui dovea nascere: un figliuolo, che era stato la consolazione di sua vecchiezza, e del suo esilio dalla terra, е dalla casa del padre, e di tutte l'afflizioni ed affanni del suo lungo pellegrinaggio. Dall' altro lato (dice s. Agostino) poteva egli credere Abrache Dio potesse gradir vittime umane? Ma allorchè Dio comanda, obbedisce il giusto,

ino,

e non disputa.

Nella terra di visione e ivi lo offerirai ec. Il luogo, dove Dio vuole, che Abramo offerisca questo sacrifizio, è lontano da Bersabee, o sia da Gerara, circa cinquanta miglia; lo che accrebbe a dismisura il patimento di lui, e segnalò la sua incredibil costanza. Dio adunque gli ordina di mettersi in strada, e d'andare verso una certa parte, fino a quel luogo, che gli sarà poscia indicato e questo luogo fu il monte, che fu poi detto Moria o sia di visione, dove fu poi edificato il famoso tempio, II. Paralip. III. 1.

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Vers. 3. Alzatosi, che era ancor notte ec. Non si parla di Sara, nè si dice, se Abramo le facesse parte del comando di Dio. Ma s. Agostino e altri Padri credono, che il marito, conoscendo la sua virtù, non te nascose quello, che egli dovea fare, e che ella si rassegnò al volere del Signore.

Vers. 4. Il terzo giorno... vide da lungi il luogo. Per tre giorni interi ( dice un antico Interprete ) Abramo ebbe a combattere colla tentazione, anzi coll' agonie e colla morte.

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perantes, postquam adoraverimus, revertemur ád vos.

6. Tulit quoque ligna holocausti, et imposuit super Isaac filium suum: ipse vero portabat in manibus ignem et gladium. Cumque duo pergerent pergerent simul,

7. Dixit Isaac patri suo: Pater mi. At ille respondit: Quid vis, fili? Ecce, inquit, ignis et ligna, ubi est victima holocausti ?

8. Dixit autem Abraham: · Deus providebit sibi victimam holocausti, fili mi. Per gebant ergo pariter;

colà con prestezza, e fatta che avremo l' adorazione, torneremo da voi.

6. Prese eziandio le legna per l'olocausto, e le pose addosso ad Isacco suo figliuolo: egli poi portava colle sue mani il fuoco e il coltello. E mentre camminavano tutti e due insieme,

7. Disse Isacco á suo padre: Padre mio? E quegli rispose: Che vuoi figliuolo? Ecco, disse quegli, il fuoco e le legna: dov'è la vittima dell' olocausto ?

8. E Abramo disse: Iddio si provvederà la vittima per l'olocausto, figliuol mio. Andavano adunque innanzi di conserva;

Vers. 5. E fatta che avremo l'adorazione, torneremo ec. Abramo potè ciò promettere sulla ferma fiducia nelle divine promesse. I sentimenti di lui sono spiegati così dall' Apostolo: Abramo offeriva l' unigenito... egli a cui era stato detto: in Isacco sarà la tua discendenza, pensando, che potente è Dio anche per risuscitare uno da morte. Hebr. XI. 17. 18. 19. Vedi August. de civ. XVI. 32. Orig. etc. Abramo adunque unisce alla sua ubbidienza un' altissima fede e una speranza invincibile.

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Vers. 6. Prese eziandio le legna. e le addosso ec. Al vedere Isacco carico delle legna, sulle quali dee essere sacrificato, non si può non riconoscere quell' altro Isacco, il quale col legno della sua croce salirà un dì al Calvario ad essere effettivamente immolato pe' peccati degli uomini, che egli ha presi sopra di se .

Vers. 7. Dov'è la vittima? Quanto acerba piaga dovetter fare nel euor di un padre queste parole!

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