Obrázky na stránke
PDF
ePub

dalinas, et ex platanis, ex parte decorticavit eas; detractisque corticibus, in his, quae spoliata fuerant, candor apparuit: illa vero, quae integra fuerant, viridia per manserunt: atque in hunc modum color effectus est va

rius.

38. Posuitque eas in canalibus, ubi effundebatur aqua: ut, cum venissent greges ad bibendum, ante oculos haberent virgas, et in aspectu earum conciperent.

39. Factumque est, ut in ipso calore coitus oves intuerentur virgas, et parerent maculosa et varia, et diverso colore respersa.

40. Divisitque gregem Jacob, et posuit virgas in canalibus ante oculos arietum: erant autem alba et nigra quaeque Laban; cetera vero Jacob, separatis inter se gregibus.

verdi, e di mandorlo, e di platano, e ne levò parte dellacorteccia; levata la quale, dove le verghe erano spoglia te, spiccò il bianco: e dove non erano state toccate rimasero verdi: onde in tal guisa risultò vario colore.

38. E le pose ne' canali dove gettavasi l'acqua,affinchè venute a bere le pecore avesser dinanzi agli occhi le verghe, e concepissero rimirandole.

39. Ed avvenne, che le pecore in calore miravano le verghe, e figliavano agnelli con macchie e pezzuti, e sparsi di vario colore.

40. E Giacobbe divise il gregge, e pose le verghe nei canali davanti agli occhi degli arieti: ed erano di Laban tutti i bianchi e i neri; gli altri poi tutti di Giacobbe, avendo i greggi separati tra loro..

lore de' parti di color vario. Egli prende delle verghe, o scudisci di varie piante, ne incide, e ue leva in più luoghi la scorza ; così queste verghe restano di vario colore: dipoi le pone ne' canali, dove andavano i greggi ad abbeverarsi; il resto è assai chiaro.

Vers. 40. E Giacobbe divise il gregge, ec. Era riuscito a Giacobbe colla diligenza descritta ne' versetti 37. 38. 39. di avere degli agnelli, e dei capretti pezzati di vario colore: questi egli separò dagli altri, e que

41. Igitur quando primo tempore ascendebanturoves, ponebat Jacob virgas in canalibus aquarum ante oculos arietum et ovium, ut in earum contemplatione conciperent:

42. Quando vero serotina admissura erat, et conceptus extremus, non ponebat eas. Factaque sunt ea, quae erant serotina, Laban; et quae primi temporis, Jacob.

41. Quando adunque alla `primavera dovean concepire le pecore, mettea Giacobbe le verghe ne' canali dell'acqua dinanzi agli occhi dei montoni e delle pecore affinchè queste concepissero in guardandole :

42. Al tempo poi, in cui le pecore concepiscono, e portano per la seconda volta, non metteva le verghe. E le pecore della seconda eran di Laban; quelle poi della prima figliatura erano di Giacobbe.

sti egli procurava di metter davanti alle pecore al tempo, in cui sogliono concepire. Vedesi però e in questo e nel seguente versetto, che ei continua a mettere delle verghe nei canali, dove i suoi greggi andavano a bere, osservata però la distinzione posta nel vers. 42.

Altri per queste parole divise il gregge intendono, ch' egli andasse separando via via, e mettendo in disparte gli agnelli e i capretti macchiati, e di vario colore, che erano suoi, e non li lasciava stare mescolati coi greggi di Laban, affinchè questi non avesse pretesto di querelarsi, perchè Giacobbe si procurasse un sì gran profitto col mettere quegli agnelli e capretti dinanzi alle bianche pecore e capre, affinchè queste facesser simili i loro parti.

Vers. 42. Al tempo poi della seconda figliatura. Noi supponghiamo, che le pecore nella Mesopotamia figliassero due volte, come suppose san Girolamo, e come avviene in Italia. È detto nel versetto precedente, che Giacobbe metteva le verghe nei cauali al tempo di primavera, quando le pecore doveano concepire; lo che egli certamente faceva, perchè bramava, che di vario colore fossero, e per conseguenza suoi gli agnelli, che dovevan poi nascere nell' autunno. Dice adesso, che egli non metteva le verghe ne' canali al tempo, in cui per la seconda, ovvero per l'ultima volta le pecore concepivano; vale a dire nel tempo d'autunno. D' onde fassi evidente, che Giacobbe sapeva, che migliori e più robusti erano i parti concepiti in primavera, e partoriti in autunno, che quei concepi

43. Ditatusque est homo ultra modum, et habuit greges multos, ancillas et servos, camelos et asinos.

43. E questi si fece ricco formisura, e fece acquisto di molti greggi, di serve e servi, e di cammelli e asini.

ti in autunno, e partoriti in primavera, e perciò i primi egli volea per se, e lasciava i secondi a Laban.

Due cose sono ancora da notare in questo fatto. In primo luogo il Crisostomo, e dietro a lui gl' Interpreti greci hanno creduto, che l' avere le pecore di Giacobbe partoriti agnelli di vario colore al vedere le verghe da lui messe ne' canali fosse un effetto non naturale, ma sopra le leggi della natura, e per conseguenza miracoloso. S. Girolamo, s. Agostino, e dietro ad essi moltissimi Interpreti sostengono, che ciò poteva accadere naturalmente per la forza della immaginazione, per ragion della quale si sono veduti, e si veggono sovente impressi ne'corpi degli uomini e degli animali, i segni di quelle cose, che agitarono la fantasia delle madri nel tempo del concepimento e della gravidanza. La storia naturale è piena di simili esempj i quali benchè difficilmente possono comprendersi, e spiegarsi, non è però possibile di negarli.

mente,

,

In secondo luogo si disputa, se Giacobbe poteva senza colpa servirsi di un tal mezzo per migliorare il suo contratto contro l'intenzione del suocero il quale certamente suppose, che a Giacobbe dovesser toccare le pecore di vario colore, che tali nascessero senz' arte, e fortuítama se noi porrem mente, che Dio stesso suggerì a Giacobbe que sto mezzo di ritrarre finalmente la giusta mercede di tante e sì lunghe fatiche, delle quali tutto il frutto fino allora era stato di Laban, e che per conseguenza Dio volle, che a lui si appertenesse il bestiame, che mediante una tal' arte dovea nascere non avremo bisogno di ricorrere ad altre ragioni per giustificarlo. Vedi cap. XXXI. 9. 11. 12,

[ocr errors]

CAPO XXXI.

Giacobbe per comando del Siguore parte nascostamente con tutta la sua famiglia per tornare al padre. Laban gli corre dietro. Rachele, che avea rubati gl' idoli del padre, delude con astúzia Laban, che li cercava Finalmente dopo varie querele e altercazioni Giacobbe e Laban, fatta alJeanza se ne vanno alle case loro.

[ocr errors]
[ocr errors]
[blocks in formation]

6. Et ipsae nostis, quod totis viribus meis servierim patri vestro.

7. Sed et pater vester circumvenit me, et mutavit mercedem meam decem vicibus ; et tamen non dimisit eum Deus, ut noceret mihi.

8. Si quando dixit: Variae erunt mercedes tuae; parie bant omnes oves varios foetus: quando vero e contrario ait: Alba quaeque accipies pro mercede: omnes greges alba pepererunt.

6. E voi sapete, come con tutto il mio potere ho servito al padre vostro,

7. Ma il padre vostro mi gabbò, e ha mutato dieci volte la mia mercede; e con tutto questo Dio non ha per. messo, ch' ei mi facesse del male,

8. Se una volta disse; Quelli di color vario saranno la tua mercede; le pecore figliavano tutte agnelli chiazzati: quando per lo contrario egli disse: tu prenderai per tuo salario tutti i bianchi: tutti i greggi figliarono agnelli bianchi,

ANNOTAZIONI

6

Vers, 7. Ha mutato dieci volte la mia mercede. Nelle Scritture dieci. volte è posto per molte volte. Levit. XXVI. 26. Eccles. VII. 20. Zachar. VII. 23. Ma qui s. Girolamo prende quest' espressione letteralmente, a sembra, che così vada presa in questo luogo; perchè la stessa cosa di aver cambiato dieci volte riguardo alla mercede dovuta a Giacobbe è rinfacciata a Laban nel versetto 41. Questi pertanto, ogni volta che si veniva a fare la divisione del bestiame, che era suo, da quello, che era di Giacobbe (la qual divisione faceasi due volte l'anno), veggendo, che la parte di Giacobbe era vantaggiosa sopra la sua parte, non volea più stare a quello, che erasi pattuito; onde bisognava, che questi si contentasse di fare nuova convenzione. Così andò la cosa per cinque interi anni; onde ha ragione Giacobbe di dire, che per dieci volte Laban mutò la mercede pattuita. Il sesto anno poi egli se ne fuggì, come Dio gli

avea comandato.

Vers. 8. Le pecore figliavano tutte ec. Tutte le pecore vuol dire la massima parte delle pecore, e così di poi tutti i greggi intendesi la massima parte de' greggi; e in sostanza vuol dire, a dispetto delle angherie di Laban, Dio faceva si, che il meglio e il più del frutto de' bestiami toccava sempre a Giacobbe.

« PredošláPokračovať »