Obrázky na stránke
PDF
ePub

ARGOMENTO.

Si descrive l'ottavo cerchio, diviso in dieci fosse o bolge, dove si puniscono dieci sorta di frodolenti. Indi parla delle due prime bolge pei seduttori di femmine e pegli adulatori, e ne descrive il tormento.

NB. Vedi tutti i casellini di questo Canto nella mia Tav. II, Inf.

Luogo è in Inferno detto Malebolge

1

Tutto di pietra, e di color ferrigno, 2 Come la cerchia che d'intorno il volge. 3 Nel dritto mezzo del campo maligno Vaneggia un pozzo assai largo e profondo, Di cui suo luogo conterà l'ordigno.

1 Malebolge. Bolgia, suona Bisaccia, ed è propriamente quella che hanno i padellai, che è nera. Qui si adopera metaforicamente per valloni che accolgono come in sacco i peccatori. Di qui l'aggiunto di male. 2 Color ferrigno. Pietra nericcia e vulcanica. Tutto era pietra di questa fatta. Anche il colore ingrandisce l'orrore.

3 Come la cerchia ecc. La pietra che cinge intorno (volge) era pietra dello stesso colore. Di là su eran discesi i poeti.

4 Nel dritto mezzo ecc. Nel vero mezzo; proprio nel punto di mezzo; nel centro del campo di Malebolge.

5 Vaneggia un pozzo ecc. Si apre il vano di un gran pozzo profondo. Sicchè le fosse circolari di Malebolge s'aggirano tra il viottolo del piè della stagliata roccia e il detto pozzo.

6 L'ordigno. La simmetria, la topica descrizione.

Quel cinghio, che rimane adunque è tondo
Tra 'l pozzo e 'l piè dell' alta ripa dura;

E ha distinto in dieci valli il fondo. 10. Quale, dove per guardia delle mura

Più e più fossi cingon li castelli,
La parte dov' e' son rende figura;
Tale imagine quivi facean quelli :
E come a tai fortezze da' lor sogli
Alla ripa di fuor son ponticelli;
Così da imo della roccia scogli 10

8

9

7

Movien, che ricidean gli argini e i fossi, " Infino al pozzo, che i tronca e raccogli. 12 In questo luogo dalla schiena scossi 13

7 Tutto il fondo è spartito in dieci fosse, oppure è solcato da dieci fosse rotonde e concentriche. Vedi Inf. XXIV, v. 37, nota 20, dove `troverai il disegno di una parte di Malebolge, dalla quale conosci anche il resto.

8 Quale, dove ecc. Qual figura rende la parte dove più e più fossi cingon li castelli per guardia delle mura, oppure: dove più e più fossi cingon li castelli per guardia delle mura, qual figura rende la parte dov'essi sono; tale figura facevano quei valli di Malebolge. Altri lessero rendon sicura; ma è evidentemente errore de' copisti. 9 Da lor sogli ecc. Dalle lor soglie.

10 Così ecc. Dunque i ponti di queste dieci valli saranno pietra spiccata dal piè della roccia che cinge.

11 Ricidean. Vedi il Canto XXIX, nota 38. Passavano sopra che è un recidere. Vedi il disegno nel Canto XXIX, nota 38.

12 Infino ecc. Questi scogli che faceano ponti andavano fino al pozzo dove s'impiantavano e si raccoglievano, come i raggi di una ruota s'impiantano e raccolgono nella testa o nel grosso forato, che è al centro Perchè al pozzo s'impiantano e non proseguono più, si dice che il pozzo li tronca; e perchè al pozzo si ristringono, si dice che il pozzo li raccoglie. Se continuassero, andrebbero ad unirsi in un punto, nel centro.

13 In questo ecc. Da questo, come si disse al fine dell'altro Canto, apparisce che i poeti non ismontarono, come si usa, ma furono d'un crollo della bestia gettati sulla ripa.

20.

Di Gerion trovammoci; e 'l poeta

Tenne a sinistra, ed io dietro mi mossi. 14
Alla man destra vidi nuova piéta, 15
Nuovi tormenti, e nuovi frustatori, 16
Di che la prima bolgia era repleta.
Nel fondo erano ignudi peccatori: 17

Dal mezzo in qua ci venian verso il volto; 18
Di là con noi, ma con passi maggiori:
Come i Roman per l'esercito molto, 19

14 Tenne ecc. Se tenne a sinistra, dunque a sinistra avevano la stagliata roccia, e a destra la prima fossa. Vedi anche c. XXXI, n. 55. 15 Nuova piéta. Si disse altre volte, che piéta non è l'affetto della compassione, ma le pene, che ne sono causa.

16 Nuovi frustatori. Quando abbiamo veduto altri frustatori, per dir qui nuovi frustatori? Rispondo: che tutti i demoni trovati sin qui, o in un modo o nell' altro, erano frustatori, battendo o ferendo i dannati; questi qui son nuovi, perchè in modo nuovo dagli altri battono i dannati.

17 Nel fondo ecc. Dunque i peccatori non occupavano tutto lo spazio della fossa, ma solo il fondo in due righe. L'altro spazio della fossa, quindi e quindi era occupato dai demoni frustatori: erano ignudi i peccatori per sentir più il frustino. La comune legge i peccatori, ma evidentemente è errore di copisti.

18 Dal mezzo ecc. Dividete la fossa per lo lungo in due metà. I peccatori, che erano nella metà vicina a Dante, gli venivano incontro l'uno dietro l'altro; quelli dell' altra metà andavano in direzione opposta ai primi peccatori, e nella stessa di Dante parimente l'uno dietro l'altro. Perchè distinguerli cosi? Per sapere quali fossero i seduttori di femmine per conto altrui (e questi venian contro Dante) e quali per conto proprio, che erano al di là, per ben ravvisare i quali bisognava salire il ponte e rivolgersi, come Dante farà.

19 Come i Roman ecc. Comparve a Roma nel 1300 una immensa folla di forestieri da tutte parti, senza che sulle prime si potesse sapere il perchè. Il perchè si seppe subito appresso. Un vecchio, che oltrepassava i cent'anni, forestiero, disse, che cent'anni prima egli era venuto a Roma co' suoi genitori per la indulgenza del Giubileo. Si verificò la cosa, e si aperse il Giubileo in modo regolare, il qual

30.

L'anno del giubileo su per lo ponte
Hanno a passar la gente modo tolto;
Che dall' un lato tutti hanno la fronte

20

Verso 'l castello, e vanno a Santo Pietro, Dall' altra sponda vanno verso 'l monte. Di qua, di là su per lo sasso tetro 21 Vidi dimon cornuti con gran ferze, 22 Che li battean crudelmente di retro. 23 Ahi come facèn lor levar le berze 24 Alle prime percosse! e già nessuno Le seconde aspettava, nè le terze. 40. Mentr'io andava, gli occhi miei in uno Furo scontrati: ed io sì tosto dissi: Già di veder costui non son digiuno. 2

25

Giubileo si considera il primo, sebbene non sia. A questo Giubileo egli appicca il principio del suo poema, che certo fu una ispirazione avuta da quell'atto magnifico di religione.

20 Hanno ecc. Fecero due spartimenti sul ponte pel dilungo, per l'un dei quali si andasse e per l'altro si venisse, a meglio passar la gente. Così chi andava a san Pietro per la indulgenza, avea la fronte volta a castel sant' Angelo; e chi veniva dall'indulgenza, avea la fronte verso il monte Gianicolo.

21 Su per lo sasso tetro della fossa, non della ripa, dov' era Dante. 22 Dimon ecc. Ecco li soliti custodi e carnefici. Questi più degli altri aveano le corna. Perchè le corna? Perchè si tratta di un vizio che fa le corna a questo ed a quello. Cosi basterà dire: i demoni dalle corna, per saper subito di qual vizio si parli.

23 Che li battean ecc. Il batter uno con la frusta di retro, è grande ignominia. E perchè dare a costoro un castigo si ignominioso? Perchè pien di ignominia è il mestiere di sedur le femmine.

24 Berze. Parte della gamba dal ginocchio in giù. È il moto naturale che fa chi riceve un colpo di frusta, che leva d'un salto le gambe e via spulezza.

25 Già di ecc. Questo lo vidi altra volta. Applica alla vista il senso del gusto. L'occhio è digiuno se non vede; non è digiuno se vede.

50.

26

Perciò a figurarlo gli occhi affissi;
E'l dolce duca meco si ristette,
E assentì, ch'alquanto in dietro gissi. 27
E quel frustato celar si credette 28

Bassando il viso, ma poco gli valse,

Ch'io dissi: Tu che l'occhio a terra gette, Se le fazion che porti non son false, 29

Venedico se' tu Caccianimico: 30

Ma che ti mena a sì pungenti salse? 31
Ed egli a me: Mal volentier lo dico;

Ma sforzami la tua chiara favella, 33

32

26 Perciò a ecc. Come si fa quando si vuol assicurarsi della conoscenza di uno.

27 Ed assentì ecc. Gli parve di conoscerlo quando veniva; lo conobbe perfettamente, quando gli fu sotto; ma intanto il peccatore passava, e Dante ottenne di seguirlo con ritornare alquanto indietro.

28 E quel frustato ecc. Perchè vuol celarsi? Perch'era un ruffiano, genia di grande infamia.

29 Fazion. Fattezze.

30 Venedico ecc. Venedico Caccianimico, bolognese, che lusingò la sorella Ghisola a darsi alle voglie del marchese di Ferrara, Obizzo, dandole a credere che la sposerebbe.

31 Ma che ti mena. Per qual fatto speciale sei qui dannato? Pungenti salse. Non è solo una metafora, che indichi pena acerba, ma è un nominare questa pena acerba con termine bolognese. E così va bene, parlandosi ad un Bolognese. Salse dicesi ancora un luogo fuor di Bologna, dove si frustavano i ruffiani e si esponevano altri malfattori.

32 Mal volentier ecc. Perchè mal volentier? Non solamente perchè si prestò ad azione assai vergognosa e frodolenta, che non ha quindi niente di onore o di valore, quale alle volte l'hanno certe altre colpe, ma perchè anche dee manifestarsi per vero autore di un fatto, che nel mondo viene apposto ad altri.

33 La tua chiara ecc. La tua favella fiorentina, si chiara tra tutti i dialetti d'Italia. Egli è un contrapposto al brutto dialetto bolognese, di cui toccherà ei stesso più sotto. Abbiamo veduto altre volte, e vedremo, che la dolcezza del suo linguaggio, meritò a Dante di venire esaudito nelle sue dimande.

« PredošláPokračovať »