Saturarum liberParavia e c., 1907 - 167 strán (strany) |
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Strana xv
... naturale , involontarie indulgenze a qualche vezzo o vizio usitato . ( ' ) In ciò dev'essere , io penso , una delle ragioni del successo grande e immediato che toccò al libretto persiano . Rappresentava , con acre vivezza i costumi e ...
... naturale , involontarie indulgenze a qualche vezzo o vizio usitato . ( ' ) In ciò dev'essere , io penso , una delle ragioni del successo grande e immediato che toccò al libretto persiano . Rappresentava , con acre vivezza i costumi e ...
Strana xxvi
... naturale colorisca un poeta critico . E noi moderni , per cui quegli antichi autori romani son tanto più preziosi quanto peggio ridotti e frammentari ci son pervenuti , possiamo maravigliare che il giovine stoico non sia più riverente a ...
... naturale colorisca un poeta critico . E noi moderni , per cui quegli antichi autori romani son tanto più preziosi quanto peggio ridotti e frammentari ci son pervenuti , possiamo maravigliare che il giovine stoico non sia più riverente a ...
Strana 11
... naturale di pensieri , ed è tutta ricavata dal testo , senza sforzarlo . Il poeta è innanzi all ' opera sua , compiuta o disegnata , e interroga sé stesso con uno di quegli e poi ? cosí propri a scrittori di molta e riflessiva coscienza ...
... naturale di pensieri , ed è tutta ricavata dal testo , senza sforzarlo . Il poeta è innanzi all ' opera sua , compiuta o disegnata , e interroga sé stesso con uno di quegli e poi ? cosí propri a scrittori di molta e riflessiva coscienza ...
Strana 12
... naturale dal cuore del poeta . ― O due o nessuno cioè nessuno o quasi — , insiste la voce , la quale , anche ritornando sulla sua risposta estemporanea , trova di non poterla correggere , o tanto poco ch'è quasi peg- gio . Allora P ...
... naturale dal cuore del poeta . ― O due o nessuno cioè nessuno o quasi — , insiste la voce , la quale , anche ritornando sulla sua risposta estemporanea , trova di non poterla correggere , o tanto poco ch'è quasi peg- gio . Allora P ...
Strana 19
... trepidazione del dover leggere fosse naturale ai lettori , massime ai piú seri di quelli qui rappresentati . ( Cfr . Plin . ep . VII 17 , 31 ) . Sede leges celsa , liquido cum plasmate guttur Mobile collueris SATIRA I 19.
... trepidazione del dover leggere fosse naturale ai lettori , massime ai piú seri di quelli qui rappresentati . ( Cfr . Plin . ep . VII 17 , 31 ) . Sede leges celsa , liquido cum plasmate guttur Mobile collueris SATIRA I 19.
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acerra Alcibiade aliquid asindetica atque Attis auriculas Catull Cesio Basso ch'è ché cinis cita codd Cornuto Cratino Crisippo critici d'Orazio dèi dice dire endiadi enim etiam filosofia frase Giove Giovenale GIUSEPPE ALBINI haec haud Heinr hunc ille imagine imitazione innanzi Inque intendere interpretazione ipallage Jahn l'agg lascia legge lezione libero lode Lucilio Lucr luogo Macrino meglio Melicerta mihi mores nisi nulla nunc oraziana Orazio orca palles parole pectore pensiero Persio Persius Petr pingui Plin Plum poeta prologo Prop proprio puer quam quid Quintil quis quod ragione Ricorda Hor satira scol scòlii segue senso sibi significato soggiunge stoico suono tali tamen tibi Tunc ulcus verbo Verg versi verum vino vivere vulgata zione
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Strana 75 - ... ceu quondam torto volitans sub verbere turbo, quem pueri magno in gyro vacua atria circum intenti ludo exercent; ille actus habena curvatis fertur spatiis, stupet inscia supra impubesque manus mirata volubile buxum; dant animos plagae: non cursu segnior illo per medias urbes agitur populosque ferocis.
Strana 122 - Quo deinde insane ruis ? quo ? Quid tibi vis ? Calido sub pectore mascula bilis Intumuit, quam non exstinxerit urna cicutae. Tun' mare transilias ? tibi, torta cannabe fulto, Cena sit in transtro?
Strana 105 - His ego centenas ausim deposcere voces, Ut, quantum mihi te sinuoso in pectore fixi, Voce traham pura: totumque hoc verba resignent, Quod latet arcana non enarrabile fibra. Cum primum pavido custos mihi purpura cessit, Bullaque succinctis Laribus donata pependit ; Cum blandi comites ; totaque impune Suburra...
Strana 107 - Tecum etenim longos memini consumere soles, Et tecum primas epulis decerpere noctes ; Unum opus, et requiem pariter disponimus ambo, Atque verecunda laxamus seria mensa.
Strana 112 - Egerit hos annos, et semper paulum erit ultra. Nam quamvis prope te, quamvis temone sub uno Vertentem sese frustra sectabere canthum, Cum rota posterior curras, et in axe secundo.
Strana 80 - ... invideas quod multa fidelia putet in locuplete penu, defensis pinguibus Umbris, et piper et pernae, Marsi monumenta clientis, 75 maenaque quod prima nondum defecerit orca. 'hic aliquis de gente hircosa centurionum dicat: "quod sapio satis est mihi. non ego curo esse quod Arcesilas aerumnosique Solones...
Strana 114 - Vappa et lippus, et in tenui farragine mendax: Verterit hunc dominus, momento turbinis exit Marcus Dama. Papae! Marco spondente, recusas Credere tu nummos? Marco sub judice palles? 80 Marcus dixit: ita est.
Strana 25 - ... est, si quid tamen aptius exit, laudari metuam; neque enim mihi cornea fibra est. sed recti finemque extremumque esse recuso 'euge
Strana 65 - Dritto è perciò, che a te gli stanchi sensi non sciolga da' papaveri tenaci Morfeo prima, che già grande il giorno tenti di penetrar fra gli spiragli de le dorate imposte, e la parete pingano a stento in alcun lato i raggi del Sol ch'eccelso a te pende sul capo. Or qui principio le leggiadre cure denno aver del tuo giorno; e quinci io debbo sciorre il mio legno; e co' precetti miei te ad alte imprese ammaestrar cantando.
Strana 84 - TANGE, miser, venas, et pone in pectore dextram; Nil calet hic : summosque pedes attinge manusque; Non frigent.