RISPOSTA AD ORAZIO H mia ne'dì ridenti Già fida scorta, ed ora Degli stanchi miei dì cura gradita, Mio rispettoso amore emula al vero Altro mortal non arricchì natura. Sei tu, sei tu. Questa è la voce istessa Tuo Lucretile un giorno Liete adunarti intorno Delle amene pendici Le Oreadi abitatrici: è quella, è quella Le cadenti fra i sassi onde sospese. TOM. XII. 7 * Note sembianze in te. Sol ciò che in vano Magistral sopracciglio, onde la penna Tante volte cader? Tu così parco Età contaminar? No; sì maligno È la nobil cagion. L'altrui ti sforza Generosa amistà: quella che gode, I pregi ad ingrandir: che ben palesa Qual sia l'alma in cui nacque, e in me produce Del benigno favor che a me consente N'esulto possessor: ma di sue lodi Meco arrossisco e mi consolo in lei. |