Qui s'impara a morir: qui si deride, Pur che gloria produca, ogni tormento; E la sola viltà quì fa spavento. Attilio Regolo, atto 2. sc. 4. Vedi ANIMA GRANDE, ONOR L. VITA. La vita è un bene, Che usandone si scema; ogni momento Che al termine av vicina e dalle fasce Artaserse atto 2. sc. 2. Il conservar la vita È ragion di natura. Adriano, atto 3. sc. 4. Ogni animal, che vive, Ama di conservarsi. Arte, che inganna Solo il credulo volgo, è la fermezza , Che affettano gli eroi ne' casi estremi. Il viver si misura Issipile, atto 3. sc. 1. Dall' opre, e non da' giorni. Ezio, atto 3. sc. 1. Della vita nel dubbio cammino Si smarrisce l'umano pensier, Non meritò di nascere Chi sol visse per se. Il torre altrui la vita E facoltà comune Sogno di Scipione. Al più vil della terra; il darla è solo Tito, atto 3. sc. 7. A scoprir s' incomincia, allor sì more. Demofoonte, atto. 3. sc. 2. Inutilmente nacque Chi sol vive a se stesso. Attilio Regolo, atto 2. s. 7. È servitù la vita. Ciascuno ha i lacci suoi. Chi pianger vuole', Pianger, Publio, dovria, La sorte di chi nasce, e non la mia. ivi, atto 2. sc. 8. Nella sorte più serena Di se stesso il vizio è pena ; Issipile, atto 3. sc. ultima Serve di grado Un eccesso talvolta all' altro eccesso Artaserse, atto 1. sc. 3. Vedi COLPA, MALVAGIO REO. VOLGO. Può talora Il volgo contumace , Per soverchio timor rendersi audace. Ezio, atto 1. sc. & Vedi POPOLO. |