Opere di Pietro Metastasio, Zväzok 12Gabinetto di Pallade, 1819 |
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Strana 79
... parole Ciò che un dì nuocerammi ; a far ritorno Calcar calcato , e ricalcar si vuole . Deggio i tardi insultar : più d'uno scorno Deggio soffrir : mentre la turba infesta Coro mi fa d'imprecazioni intorno . Che vuol costui ? Che ...
... parole Ciò che un dì nuocerammi ; a far ritorno Calcar calcato , e ricalcar si vuole . Deggio i tardi insultar : più d'uno scorno Deggio soffrir : mentre la turba infesta Coro mi fa d'imprecazioni intorno . Che vuol costui ? Che ...
Strana 109
... parole esige Gentilezza e cautela . Allor sarai Egregio parlator , quando le voci Note ad ognun , mercè la cura industre Che in collocarle avrai , nuove parranno . Se poi fia d ' uopo con recenti segni Nuove cose indicar , ben tai ...
... parole esige Gentilezza e cautela . Allor sarai Egregio parlator , quando le voci Note ad ognun , mercè la cura industre Che in collocarle avrai , nuove parranno . Se poi fia d ' uopo con recenti segni Nuove cose indicar , ben tai ...
Strana 111
... parole Su l'impronta corrente è sempre stato Lecito e lo sarà . Come , cadute Le prime foglie al declinar dell'anno , Si rinnovan le selve , in simil guisa Invecchian pur l'antiche voci , e in altre Nate pur ora il florido s'infonde ...
... parole Su l'impronta corrente è sempre stato Lecito e lo sarà . Come , cadute Le prime foglie al declinar dell'anno , Si rinnovan le selve , in simil guisa Invecchian pur l'antiche voci , e in altre Nate pur ora il florido s'infonde ...
Strana 113
... tragico si duol . Mendico , errante E Telefo e Peleo tutte rigetta Le ampollose figure e le sonanti Magnifiche parole , al cor se brama TOM . XII . 8 Non satis est pulchra esse poemata : dulcia sun- to ORAZIO ARTE POETICA 113.
... tragico si duol . Mendico , errante E Telefo e Peleo tutte rigetta Le ampollose figure e le sonanti Magnifiche parole , al cor se brama TOM . XII . 8 Non satis est pulchra esse poemata : dulcia sun- to ORAZIO ARTE POETICA 113.
Strana 135
... parole , ove la merce abbondi . Quei che imparò di cittadin qual qual sia , Qual d'amico il dover ; con che diversi Gradi d'affetto amar si debba un padre , Un ospite , un germano ; in che consista Del senator , del giudice l'incarco ...
... parole , ove la merce abbondi . Quei che imparò di cittadin qual qual sia , Qual d'amico il dover ; con che diversi Gradi d'affetto amar si debba un padre , Un ospite , un germano ; in che consista Del senator , del giudice l'incarco ...
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Abramo Achille affetti alcuni alfin allor altrui amico antichi ARBA Arbace Aristea Aristotile Artaserse Atalia atque avea azione canto carmi ch'io chè ciel Clistene Clitennestra colla condotta costume cotesto crede Creusa d'Achille d'Issipile d'Orazio Dacier degno Deidamia Demofoonte dialogo dice diletto Dircea eroi Eurinome favola figlio forza fuggir furor Giasone Gioas Giuseppe gran Greci guisa ille ingegni Issipile lascia Learco legge Licida Licomede lunga MANDANE Matusio MEGA CLE Megacle mente morte Musa musica Numi nunc Oh Dio Orazio osserva padre parlar parole passo personaggi piacer piè pietà PIETRO METASTASIO poema poesia poeta Poetica possa precetto presenta pronto quae quid quod Racine ragione Sanadon SATIRA scena scrittori sdegno sento signor Metastasio SIMEONE sinderesi somma spettatori sposa stile sublime teatro Temistocle tenerezza Tespi tibi Timante Tito Toante tragedia tragico trova Ulisse vede vegga verisimile versi virtù vuol
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Strana 106 - ... 10 scimus, et hanc veniam petimusque damusque vicissim; sed non ut placidis coeant immitia, non ut serpentes avibus geminentur, tigribus agni. Inceptis gravibus plerumque et magna professis purpureus, late qui splendeat, unus et alter...
Strana 110 - Quae nunc sunt in honore vocabula, si volet usus, Quem penes arbitrium est et jus et norma loquendi.
Strana 142 - Apollo. natura fieret laudabile carmen an arte quaesitum est: ego nec studium sine divite vena nec rude quid prosit video ingenium; alterius sic 410 altera poscit opem res et coniurat amice.
Strana 112 - Descriptas servare vices operumque colores Cur ego, si nequeo ignoroque, poeta salutor? Cur nescire pudens prave quam discere malo ? Versibus exponi tragicis res comica non vult; Indignatur item privatis ac prope socco 90 Dignis carminibus narrari coena Thyestae.
Strana 327 - Eu ! Rem poteris servare tuam. Redit uncia; quid fit?' ' Semis.' At haec animos aerugo et cura peculi 330 Cum semel imbuerit, speramus carmina fingi Posse linenda cedro et levi servanda cupresso ? Aut prodesse volunt aut delectare poetae, Aut simul et jucunda et idonea dicere vitae.
Strana 216 - Incident, nee quarta loqui persona laboret. .Actoris partes chorus officiumque virile Defendat," neu quid medios intercinat actus, Q,uod non proposito conducat et haereat apte...
Strana 205 - A questo mio principal motivo quell' altro si aggiunge di far, per quanto è possibile, comprendere agli stranieri che a torto il nostro teatro disprezzano, che le poesie del Signor Metastasio adornate di musica sono poesie musicali; ma senza l'unione di questo ornamento sono vere, perfette e preziose tragedie , da compararsi alle più celebri di tutte le altre nazioni: tragedie corredate di unità, di costume, d'interesse, di sublime linguaggio poetico, di spettacolo, di meravigliosi accidenti,...
Strana 343 - Diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore, accenti d'ira, voci alte e fioche, e suon di man con elle facevan un tumulto, il qual s'aggira sempre in quell'aura sanza tempo tinta, come la rena quando turbo spira.
Strana 338 - Un sol de' guardi tuoi mi costringe a voler ciò che tu vuoi. Caro, son tua cosi, che, per virtù d'amor, i moti del tuo cor risento anch'io. Mi dolgo al tuo dolor, gioisco al tuo gioir, ed ogni tuo desir diventa il mio.
Strana 140 - Tu nihil invita dices faciesve Minerva ; 385 Id tibi judicium est, ea mens. Si quid tamen olim Scripseris, in Maeci descendat judicis aures Et patris et nostras, nonumque prematur in annum, Membranis intus positis : delere licebit, Quod non edideris ; nescit vox missa reverti.