Opere di Pietro Metastasio, Zväzok 12Gabinetto di Pallade, 1819 |
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Strana 21
... vede e sente , Dall'uffizio del dì l'alma sospese . Tacquero intorno all'agitata mente Le acerbe cure , e inaspettato oggetto Al sopito pensier si fe presente . Parmi in un verde prato esser ristretto , Cui difendon le piante in largo ...
... vede e sente , Dall'uffizio del dì l'alma sospese . Tacquero intorno all'agitata mente Le acerbe cure , e inaspettato oggetto Al sopito pensier si fe presente . Parmi in un verde prato esser ristretto , Cui difendon le piante in largo ...
Strana 22
... vede dalla tana Pascere il fiero padre il suo furore Nel fianco aperto d'empia tigre Ircana , Anch'ei dimostra il generoso core , Esce ruggendo , e va lo sparso sangue Su le fauci a lambir del genitore ; Tal io , sebbene a tanta impresa ...
... vede dalla tana Pascere il fiero padre il suo furore Nel fianco aperto d'empia tigre Ircana , Anch'ei dimostra il generoso core , Esce ruggendo , e va lo sparso sangue Su le fauci a lambir del genitore ; Tal io , sebbene a tanta impresa ...
Strana 59
... vede ( o in nobil loco Sieda o in plebeo ) d'abito egual ciascuno E di lor dignità fregio che basta È un giubbon rilevato ai sommi Edili . Qui lo splendor degli abiti trascende E le forze e il bisogno ; e si ricorre Spesso alla borsa ...
... vede ( o in nobil loco Sieda o in plebeo ) d'abito egual ciascuno E di lor dignità fregio che basta È un giubbon rilevato ai sommi Edili . Qui lo splendor degli abiti trascende E le forze e il bisogno ; e si ricorre Spesso alla borsa ...
Strana 89
... vede avanti Che la rustica sua mensa frugale . Quando strider sui cardini sonanti Ecco un uscio improvviso , e i due meschini Precipitando il suol saltan tremanti . I miseri non san chi s'avvicini : E il timor cresce al rimbombar che ...
... vede avanti Che la rustica sua mensa frugale . Quando strider sui cardini sonanti Ecco un uscio improvviso , e i due meschini Precipitando il suol saltan tremanti . I miseri non san chi s'avvicini : E il timor cresce al rimbombar che ...
Strana 165
... vede che in quel dominantia nomi- tolto di peso da Aristotile κύρια ονόματα s'in- tendono le parole , o siano i nomi delle cose , propri , ordinari , positivi , e non metaforici : e che Orazio , per evitar la bassezza , non vuol va ...
... vede che in quel dominantia nomi- tolto di peso da Aristotile κύρια ονόματα s'in- tendono le parole , o siano i nomi delle cose , propri , ordinari , positivi , e non metaforici : e che Orazio , per evitar la bassezza , non vuol va ...
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Abramo Achille affetti alcuni alfin allor altrui amico antichi ARBA Arbace Aristea Aristotile Artaserse Atalia atque avea azione canto carmi ch'io chè ciel Clistene Clitennestra colla condotta costume cotesto crede Creusa d'Achille d'Issipile d'Orazio Dacier degno Deidamia Demofoonte dialogo dice diletto Dircea eroi Eurinome favola figlio forza fuggir furor Giasone Gioas Giuseppe gran Greci guisa ille ingegni Issipile lascia Learco legge Licida Licomede lunga MANDANE Matusio MEGA CLE Megacle mente morte Musa musica Numi nunc Oh Dio Orazio osserva padre parlar parole passo personaggi piacer piè pietà PIETRO METASTASIO poema poesia poeta Poetica possa precetto presenta pronto quae quid quod Racine ragione Sanadon SATIRA scena scrittori sdegno sento signor Metastasio SIMEONE sinderesi somma spettatori sposa stile sublime teatro Temistocle tenerezza Tespi tibi Timante Tito Toante tragedia tragico trova Ulisse vede vegga verisimile versi virtù vuol
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Strana 106 - ... 10 scimus, et hanc veniam petimusque damusque vicissim; sed non ut placidis coeant immitia, non ut serpentes avibus geminentur, tigribus agni. Inceptis gravibus plerumque et magna professis purpureus, late qui splendeat, unus et alter...
Strana 110 - Quae nunc sunt in honore vocabula, si volet usus, Quem penes arbitrium est et jus et norma loquendi.
Strana 142 - Apollo. natura fieret laudabile carmen an arte quaesitum est: ego nec studium sine divite vena nec rude quid prosit video ingenium; alterius sic 410 altera poscit opem res et coniurat amice.
Strana 112 - Descriptas servare vices operumque colores Cur ego, si nequeo ignoroque, poeta salutor? Cur nescire pudens prave quam discere malo ? Versibus exponi tragicis res comica non vult; Indignatur item privatis ac prope socco 90 Dignis carminibus narrari coena Thyestae.
Strana 327 - Eu ! Rem poteris servare tuam. Redit uncia; quid fit?' ' Semis.' At haec animos aerugo et cura peculi 330 Cum semel imbuerit, speramus carmina fingi Posse linenda cedro et levi servanda cupresso ? Aut prodesse volunt aut delectare poetae, Aut simul et jucunda et idonea dicere vitae.
Strana 216 - Incident, nee quarta loqui persona laboret. .Actoris partes chorus officiumque virile Defendat," neu quid medios intercinat actus, Q,uod non proposito conducat et haereat apte...
Strana 205 - A questo mio principal motivo quell' altro si aggiunge di far, per quanto è possibile, comprendere agli stranieri che a torto il nostro teatro disprezzano, che le poesie del Signor Metastasio adornate di musica sono poesie musicali; ma senza l'unione di questo ornamento sono vere, perfette e preziose tragedie , da compararsi alle più celebri di tutte le altre nazioni: tragedie corredate di unità, di costume, d'interesse, di sublime linguaggio poetico, di spettacolo, di meravigliosi accidenti,...
Strana 343 - Diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore, accenti d'ira, voci alte e fioche, e suon di man con elle facevan un tumulto, il qual s'aggira sempre in quell'aura sanza tempo tinta, come la rena quando turbo spira.
Strana 338 - Un sol de' guardi tuoi mi costringe a voler ciò che tu vuoi. Caro, son tua cosi, che, per virtù d'amor, i moti del tuo cor risento anch'io. Mi dolgo al tuo dolor, gioisco al tuo gioir, ed ogni tuo desir diventa il mio.
Strana 140 - Tu nihil invita dices faciesve Minerva ; 385 Id tibi judicium est, ea mens. Si quid tamen olim Scripseris, in Maeci descendat judicis aures Et patris et nostras, nonumque prematur in annum, Membranis intus positis : delere licebit, Quod non edideris ; nescit vox missa reverti.