Delle opere di Q. Orazio Flacco

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Dalla Stamperia francese, 1826 - 888 strán (strany)
 

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Strana 23 - Scopritor de la fanciulla , Che in un angolo internandosi , A celarsi si trastulla , Ed al finto suo ritegno Trar d'armilla, o anello il pegno. ODE X. Inno A MERCURIO. Prole d...
Strana 18 - Vedrà sconvolgersi 1' onde frementi Chi gode or credulo te d' auree tempere Né avvezzo a T aure malfide , e libera Sempre , ed amabile te spera sempre ! Mal per que' miseri, cui tu sorprendi , Nuovo cimento, con quelle grazie. Onde qual folgore abbagli e accendi ! Mie vesti naufraghe mostra dal nuoto Sul sacro muro dipinta tavola , Al Dio del pelago appesa in voto . LlB.
Strana 259 - Grazio dell'Arte poetica da lui egregiamente cosi traslatato mignatta , che la cute » Non lascia pria che ne ribocchi il sangue.
Strana 124 - Г aizza amor d' esca e di pugna A guerreggiar con riottosi draghi : 0 come generoso Lion , spoppato appena , che divaghi Dal sen di íulva madre : al prato erboso La cavriuola intenta II mira , e già ne le tremanti viscere Fitto il dente novel le par che sen la ; De 1' alpi rezie a pié tal vider DrusoPortar mortifer' armi 1 Vindelici immani , a cui lung' uso ( Quai ne sia la cagion ) perché le dure Destre non mai disarm!
Strana 240 - DELL' EPISTOLE DI Q. ORAZIO PLACCO. <«mt»t> LIBRO TERZO. EPISTOLA A' PISON I. OVVERO ARTE POETICA. V>AvALLINA cervice a capo umano Pittor se appiccar voglia , e quindi a membri , D'ogni specie accozzati , innesti piume D'ogni color, tal che a l'in su donzella Di vaghe forme mostruosamente Finisca in sozzo pesce ; amici , il riso Frenar potrete , a cotai vista ammessi ;' Sinilissimo affé ! Pisoni , a questa Pintura é il libico , che d' immagin vane , Pari a sogni d' infermo , un tutto crea ; Sì...
Strana 213 - Accerchi il crin de l' onorata fronda. Quei, cui parrà tuo genio al suo conforme, Con r" un pollice e l' altro avvien che innalzi Fautor suoi plausi a' marzial tuoi ludi. E perché , se bisogno in te pur sia Di ammonitor , ad ammonirti io segua ; Assiduo avverti a chi , di chi ragioni , Quel , che ne parli. Fuggì ogni curioso , Indagator , giacch...
Strana 122 - I grati nel succiar timi indefesso ; Per tiburtine fonti e boschi ombrosi Picciol qual io mi son , miei carmi intesso Laboriosi. Tu canterai con maggior plettro , o vate , Cesar , quand...
Strana 58 - Lidia predice un'immatura vecchiezza; dice a Barine: Se i tuoi punisser falsi giuramenti Barine, i Numi offesi, se annerito Ti rendesse men bella, un sol tra i denti Un'unghia al dito, Fe' ti darei ; ma tu più il viso infiori Quando il reo capo osi votar spergiura, E pompeggiando vai de...
Strana 66 - Pia che a l' aratro scemino ; Per tutto alteri gli ampi Vivai vedransi d'onde, Cui del Lucrin non bastino A contener le sponde : Dal platano infecondo Fien vinti gli olmi: or mammole, Mirto e ogni fior giocondo Profumerà d'odore II suoi d'ulivi fertile Al suo primier signore. Laureto fia che ombreggi, Agli arsi rai folt'argine. Quirin con queste leggi, Caton da l'irta chioma, E' Padri in questi auspicii Non educaron Roma.
Strana 86 - Coscritti Letal veneno impuro. Gode atteggiar le membra a le carole De le ioniche scuole Anzi atagion la vergin, che si pasce Nel farsi in arti dotta , ond' ella impari Incestuosi amor sin da le fasce.

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