DEL CAVALIERE VINCENZO MONTI VOL. V. BOLOGNA 1827 DALLA STAMPERIA DELLE MUSE CON LICENZA DE' SUPERIORI APX9261 Solevano i greci grammatici nel proludere ai loro studj proporsi per tema dell' orazione il primo verso dell' Iliade (1) (siccome i nostri predicatori il memento homo ) reputando essi mal augurate le loro scolastiche esercitazioni se non prendevano religioso cominciamento da Omero. Non sarà dunque, mi penso, cosa disconvenevole che ponendomi a volgarizzarlo segua io pure questa antica consuetudine, e prima d'innoltrarmi in sì arduo tentamento esponga lealmente alcune mie considerazioni sulla difficoltà di ben tradurre in verso italiano la protasi di quel divino poema, onde sia manifesta sino dal bel principio la mia poetica religione. L'ira d'Achille è il soggetto unico dell'Iliade. La voce ira è la prima che si presenta, che apre questo gran canto con maestà, che fissa altamente l'attenzione dell' ascoltatore; e ira nella versione dovrebbe esser pure la prima parola che ne percuote, Tra (1) Sesto Empirico contra i Grammatici, cap. 6. e la nota che l'accompagna. |