Satire di A. Persio FlaccoDal Genio Tipografico, 1803 - 118 strán (strany) |
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... morale in ajuto della virtù . Vu volume adunque di gravissime satire , siccome quelle di Persio , a niuno s'intitola con venienza quanto ad integro e filosofo Ma- giftrato , nella cui bocca udimmo già tutti folennemente questa fentenza ...
... morale in ajuto della virtù . Vu volume adunque di gravissime satire , siccome quelle di Persio , a niuno s'intitola con venienza quanto ad integro e filosofo Ma- giftrato , nella cui bocca udimmo già tutti folennemente questa fentenza ...
Strana 93
... morale filosofia , e consuma miseramente il fiore degli anni nella dissipazione e nella pigrizia . La satira è di ge- nere tutto drammatico , come la prima , ma di ben altra importanza . UNUS AIT COMITUM . v . 6. Questa breve parentesi ...
... morale filosofia , e consuma miseramente il fiore degli anni nella dissipazione e nella pigrizia . La satira è di ge- nere tutto drammatico , come la prima , ma di ben altra importanza . UNUS AIT COMITUM . v . 6. Questa breve parentesi ...
Strana 95
... morale depravazione , e tale da non pateggiare co ' scellerati . 11 Casaubono , percosso ancor esso dalla discreta mordacità di questa satira , e ostinato pure nel credere , che Nerone vi sia preso di mira , si appiglia al partito di ...
... morale depravazione , e tale da non pateggiare co ' scellerati . 11 Casaubono , percosso ancor esso dalla discreta mordacità di questa satira , e ostinato pure nel credere , che Nerone vi sia preso di mira , si appiglia al partito di ...
Strana 100
... morale è con- dita di schietta onestà e del più basso libertinaggio . Per trovar grazia presso il fortunato oppressore della repubblica , dipinge se stesso un segnalato codardo , che nella battaglia di Filippi gitta lo scudo ; un ...
... morale è con- dita di schietta onestà e del più basso libertinaggio . Per trovar grazia presso il fortunato oppressore della repubblica , dipinge se stesso un segnalato codardo , che nella battaglia di Filippi gitta lo scudo ; un ...
Strana 101
... morale , scevra di quei miscuglj eterogenei , che viziano la sempli- cità del soggetto . Non mi è nascoso , che molti anzi che biasimare trovano bello in Orazio questo stesso disordine filosofico , bello l'ab- bandono del suo primo ...
... morale , scevra di quei miscuglj eterogenei , che viziano la sempli- cità del soggetto . Non mi è nascoso , che molti anzi che biasimare trovano bello in Orazio questo stesso disordine filosofico , bello l'ab- bandono del suo primo ...
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15 SATIRA adunque ahenos amico Antiope assai Atin atque auriculas auro bella Berecynthius bile buon Casaubono Catullo cena centum certo Cesio Basso chè chioma cinis cittadino colla Cratino Crisippo d'ogni d'Orazio delitto dice dito Ecco Ennio filosofia FRANCESCO MELZI D'ERIL Giove Giovenale gran grida habet hæc haud Hunc Iliade inguine Inque intus Juppiter l'altro Labeone latino lettore libertà lode lusca Macrino maris expers medesimo Melicerta Mida rex mihi millia multa bibi miser molle morale mores naso Nerone nisi niuno NOTE Alla Satira nulla nunc omnibus expers unguentis Orazio palles parla patranti Persio pingui poeta Polidamante populi pretore puer pure quid quis quod ragione Salvini satira satire SATYRA scherzo schiavo sentimento sibi Stajo stile Stoico Suburra tacere tibi trabe traduttore traduzione trovo Tunc turgescit verba verecondia versi virtù vivere vizio vizj voto zione
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Strana 14 - ... quo didicisse, nisi hoc fermentum et quae semel intus innata est rupto iecore exierit caprificus?' 25 en pallor seniumque! o mores, usque adeone scire tuum nihil est nisi te scire hoc sciat alter? 'at pulchrum est digito monstrari et dicier "hic est." ten cirratorum centum dictata fuisse pro nihilo pendes?
Strana 14 - ... trepidare Titos, cum carmina lumbum 20 intrant et tremulo scalpuntur ubi intima versu. tun, vetule, auriculis alienis colligis escas, articulis quibus et dicas cute perditus 'ohe?
Strana 34 - NEMPE hoc assidue : jam clarum mane fenestras Intrat et angustas extendit lumine rimas, Stertimus, indomitum quod despumare Falernum Sufficiat, quinta dum linea tangitur umbra. " En quid agis ? siccas insana Canicula messes Jamdudum coquit, et patula pecus omne sub ulmo est.
Strana 40 - Samios diduxit litera ramos, Surgentem dextro monstravit limite callem : Stertis adhuc, laxumque caput, compage soluta, Oscitat hesternum, dissutis undique malis. Est aliquid quo tendis, et in quod dirigis arcum? 60 An passim sequeris corvos testaque lutoque Securus quo pes ferat, atque ex tempore vivis ? Helleborum frustra, cum jam cutis aegra tumebit, Poscentes videas : venienti occurrite morbo ! Et quid opus Cratero magnos promittere montes?
Strana 58 - Tecum etenim longos memini consumere soles, Et tecum primas epulis decerpere noctes. Unum opus, et requiem pariter disponimus ambo, Atque verecunda laxamus seria mensa.
Strana 16 - Felix? non levior cippus nunc imprimit ossa? ,,Laudant convivae. nunc non e Manibus illis, ,,nunc non e tumulo fortunataque favilla ,,nascentur violae? rides, ait, et nimis uncis 40 ,,naribus indulges.
Strana 44 - TANGE, miser, venas, et pone in pectore dextram; Nil calet hic : summosque pedes attinge manusque; Non frigent.
Strana 60 - Cras hoc fiet. Idem eras fiet, quid ) quasi magnum Nempe diem donas...
Strana 56 - Non equidem hoc studeo, bullatis ut mihi nugis Pagina turgescat dare pondus idonea fumo.
Strana 62 - An quisquam est alius -liber, nisi ducere vitam Cui licet, ut voluit ? licet, ut volo, vivere : non sim Liberior Bruto ?' Mendose colligis, inquit 85 Stoi'cus hic, aurem mordaci lotus aceto.