Satire di A. Persio FlaccoDal Genio Tipografico, 1803 - 118 strán (strany) |
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... prende in sospetto il libero esercizio della ragione ; che Ji ama goveruare uou mandre , ma uomini ; che finalmente ai lumi di consumata e liberale Politica aggiugne quelli della Sapienza , delle Arti e del Gufto . PREFAZIONE . LETTORE ...
... prende in sospetto il libero esercizio della ragione ; che Ji ama goveruare uou mandre , ma uomini ; che finalmente ai lumi di consumata e liberale Politica aggiugne quelli della Sapienza , delle Arti e del Gufto . PREFAZIONE . LETTORE ...
Strana 59
... Prende foggiato una maestra forma . Il ricordo nel cor mi sta scolpito De ' ben spesi di teco , e delle quete Notti sfiorate in convivar gradito . Uno lo studio , ed una la quiete D ' entrambi , e in uno a vereconda cena I severi ...
... Prende foggiato una maestra forma . Il ricordo nel cor mi sta scolpito De ' ben spesi di teco , e delle quete Notti sfiorate in convivar gradito . Uno lo studio , ed una la quiete D ' entrambi , e in uno a vereconda cena I severi ...
Strana 83
... prende il velo dell ' allegoria , che la rende più piccante e più bella . L ' alle- goria è un ' arme di riserva ; ma la sciagura del Testi ( se il fatto è vero ) è un grande avviso per chi l'adopra . TROYADES . ib . - Nessun nome ...
... prende il velo dell ' allegoria , che la rende più piccante e più bella . L ' alle- goria è un ' arme di riserva ; ma la sciagura del Testi ( se il fatto è vero ) è un grande avviso per chi l'adopra . TROYADES . ib . - Nessun nome ...
Strana 89
... prende improvvisamente a giustificarsi coll ' esempio di Lucilio e d'Orazio . Quest'ultimo si era giovato dello stesso esempio prima di Persio . Venne Giovenale , e fece altrettanto ; e cosi di mano in mano i Sati- rici posteriori ...
... prende improvvisamente a giustificarsi coll ' esempio di Lucilio e d'Orazio . Quest'ultimo si era giovato dello stesso esempio prima di Persio . Venne Giovenale , e fece altrettanto ; e cosi di mano in mano i Sati- rici posteriori ...
Strana 113
... prende qui pure in senso di niuna , la bellezza del concetto è tradita ; e basta por inente a ciò che conseguita per rina- nerne convinti . Dante parla qui de ' poltroni : dice che la lor vita è tanto bassa , che invidiosi son d'ogni ...
... prende qui pure in senso di niuna , la bellezza del concetto è tradita ; e basta por inente a ciò che conseguita per rina- nerne convinti . Dante parla qui de ' poltroni : dice che la lor vita è tanto bassa , che invidiosi son d'ogni ...
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15 SATIRA adunque ahenos amico Antiope assai Atin atque auriculas auro bella Berecynthius bile buon Casaubono Catullo cena centum certo Cesio Basso chè chioma cinis cittadino colla Cratino Crisippo d'ogni d'Orazio delitto dice dito Ecco Ennio filosofia FRANCESCO MELZI D'ERIL Giove Giovenale gran grida habet hæc haud Hunc Iliade inguine Inque intus Juppiter l'altro Labeone latino lettore libertà lode lusca Macrino maris expers medesimo Melicerta Mida rex mihi millia multa bibi miser molle morale mores naso Nerone nisi niuno NOTE Alla Satira nulla nunc omnibus expers unguentis Orazio palles parla patranti Persio pingui poeta Polidamante populi pretore puer pure quid quis quod ragione Salvini satira satire SATYRA scherzo schiavo sentimento sibi Stajo stile Stoico Suburra tacere tibi trabe traduttore traduzione trovo Tunc turgescit verba verecondia versi virtù vivere vizio vizj voto zione
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Strana 14 - ... quo didicisse, nisi hoc fermentum et quae semel intus innata est rupto iecore exierit caprificus?' 25 en pallor seniumque! o mores, usque adeone scire tuum nihil est nisi te scire hoc sciat alter? 'at pulchrum est digito monstrari et dicier "hic est." ten cirratorum centum dictata fuisse pro nihilo pendes?
Strana 14 - ... trepidare Titos, cum carmina lumbum 20 intrant et tremulo scalpuntur ubi intima versu. tun, vetule, auriculis alienis colligis escas, articulis quibus et dicas cute perditus 'ohe?
Strana 34 - NEMPE hoc assidue : jam clarum mane fenestras Intrat et angustas extendit lumine rimas, Stertimus, indomitum quod despumare Falernum Sufficiat, quinta dum linea tangitur umbra. " En quid agis ? siccas insana Canicula messes Jamdudum coquit, et patula pecus omne sub ulmo est.
Strana 40 - Samios diduxit litera ramos, Surgentem dextro monstravit limite callem : Stertis adhuc, laxumque caput, compage soluta, Oscitat hesternum, dissutis undique malis. Est aliquid quo tendis, et in quod dirigis arcum? 60 An passim sequeris corvos testaque lutoque Securus quo pes ferat, atque ex tempore vivis ? Helleborum frustra, cum jam cutis aegra tumebit, Poscentes videas : venienti occurrite morbo ! Et quid opus Cratero magnos promittere montes?
Strana 58 - Tecum etenim longos memini consumere soles, Et tecum primas epulis decerpere noctes. Unum opus, et requiem pariter disponimus ambo, Atque verecunda laxamus seria mensa.
Strana 16 - Felix? non levior cippus nunc imprimit ossa? ,,Laudant convivae. nunc non e Manibus illis, ,,nunc non e tumulo fortunataque favilla ,,nascentur violae? rides, ait, et nimis uncis 40 ,,naribus indulges.
Strana 44 - TANGE, miser, venas, et pone in pectore dextram; Nil calet hic : summosque pedes attinge manusque; Non frigent.
Strana 60 - Cras hoc fiet. Idem eras fiet, quid ) quasi magnum Nempe diem donas...
Strana 56 - Non equidem hoc studeo, bullatis ut mihi nugis Pagina turgescat dare pondus idonea fumo.
Strana 62 - An quisquam est alius -liber, nisi ducere vitam Cui licet, ut voluit ? licet, ut volo, vivere : non sim Liberior Bruto ?' Mendose colligis, inquit 85 Stoi'cus hic, aurem mordaci lotus aceto.