RAGION CIVILE DELLE ACQUE NELLA RURALE ECONOMIA O SIA DEI DIRITTI LEGALI E CONVENZIONALI DELLE ACQUE STRAGIUDICIARIA NELLA RURALE ECONOMIA TRATTATO DI G. D. ROMAGNOSI PRECEDUTO DA UN DISCORSO SULL'ITALIANO INCIVILIMENTO B.quest. discorso è stato ofratto dagli Annali di patistica Seconda edizione A FIRENZE NELLA STAMPERIA PIATTI 1854. A la prima di 2. vol. in 16. mitomo 1829-1830, APX9324 quando mori l'anti frontespizio esprime la ragione civile delle acque nella rurale economia. Che cosa si volle enunciare con questa rubrica ? Si vuole dinotare :l'ordine moderatore al quale le azioni reciproche dei cittadini conformar si debbono nel regime prediale delle acque in quanto servono alla rurale economia. Questo regime è un fatto. Esso può essere giusto o ingiusto, assoluto o temperato; opportuno o inopportuno ad un dato grado di economico incivilimento. Ma siccome si vuole il giusto, il temperato e l'opportuno al buon temperamento sociale, così si esige una norma per disciplinare questo regime. Questa norma deve necessariamente abbracciare tanto i principj, quanto le conseguenze regolatrici del regime privato delle acque. Il complesso di questi principj e di queste conseguenze formano un tutto di precetti, i quali altro non esprimono che un certo scopo e certi mezzi rispettivamente subordinati, collegati, modificati e cospiranti all' intento, lo che con una sola parola viene disegnato dicendo ordine. Quest' ordine viene qualificato come moderatore. Che cosa si vuole intendere con questa qualificazione? Che per esso non si tratta d'insegnare come vada utilmente presa, diretta ed impiegata un' acqua onde servire all'agricoltura, alle arti ed ai mestieri, ma solamente si pretende di prescrivere certi limiti, certi riguardi, certi ritegni e certe cauzioni per rispettare e far rispettare i diritti scambievoli dei cittadini, e servire nello stesso tempo ai rapporti delle ROMAGNOSI, Vol. VIII. |