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Qui comincia il prologo sopra

L' APOCALISSI

Ioanne apostolo ed evangelista, eletto e diletto da Cristo, fu tenuto in tanto maggiore amore di dilezione, ch' egli si riposò sopra il suo petto nella cena, e fulli raccomandata a lui solo, stante presente alla croce, la propria madre; e quello, il quale volevasi maritare, aveva chiamato all' abbracciamento della verginità; a esso dette in custodia la vergine. Ritrovandosi adunque questo in esilio nell' insula di Patmos per il verbo di Dio e testimonio di Tesù Cristo, da quello medesimo in quello luogo descrivesi l'Apocalissi, cioè libro di rivelazione, [accio]che come nel cominciamento del canone, cioè del libro del Genesis, è prenotato l'incorruttibile principio, così etiam nell' Apocalissi per la vergine fusse restituito l'incorruttibile fine, dicendo: io son alfa e w, principio e fine. Questo è quello Ioanne, il quale sapendo esser venuto sopra di sé

il partimento del corpo, chiamati a sè li discepoli in Efeso, discese nel cavato luogo della sua sepoltura; e finita la orazione, spinse il spirito, così fatto estraneo del dolor della morte, come conoscesse esser alieno dalla corruzione della carne. La disposizione però della cui scrittura, ovver ordinazione del libro, da noi non si espone per ciascheduna parte, acciò che [al]li non scienti si alluoghi il desiderio del chiedere, e alli chiedenti il frutto e la fatica, e a Dio sia servata la dottrina del magisterio.

Qui comincia

L' APOCALISSI

di San Ioanne apostolo ed evangelista

CAPO I.

1. Apocalissi (cioè revelazione) di Iesù Cristo, la quale dètte Dio a manifestare alli suoi servi, che bisogna esser presto; ed egli significò, mandando per l'angelo suo al servo suo Ioanne.

2. Il quale diede testimonianza alla parola di Dio, e alla testimonianza di Iesù Cristo, in tutte quelle cose che lui vide.

3. Beato quello che legge e che ode le parole di questa profezia, e serva quelle cose che sono scritte in essa; perchè s' appressa il tempo.

CAPUT I.

1. Apocalypsis Jesu Christi, quam dedit illi Deus palam facere servis suis, quæ oportet fieri cito; et significavit, mittens per Angelum suum servo suo Joanni,

2. qui testimonium perhibuit verbo Dei, et testimonium Jesu Christi, quæcumque vidit.

3. Beatus, qui legit, et audit verba prophetiæ hujus, et servat ea, quæ in ea scripta sunt; tempus enim prope est.

4. Ioanne a sette Chiese che son in Asia. Grazia a voi e pace da quel che è, e che era, e che dee venire; e dalla parte de' sette spiriti, i quali sono nel conspetto del suo trono;

5. e da parte di Iesù Cristo, il quale è testimonio fedele, primogenito de' morti, e principe de' re della terra; il quale noi ha amato, e hanne lavato dalli peccati nostri nel suo sangue;

6. e hanne fatto regno e sacerdoti a Iddio e Padre suo; al quale sia gloria e imperio in secula seculorum: amen.

7. Ecco ch'e' viene colle nebule, e vederallo ogni occhio, e quelli che pensenlo. E (allora) piagnerà sopra di lui tutti li tribù della terra; e certo così sarà.

8. Io son alfa e w, principio e fine, disse il Signore Iddio, il quale fu ed era quale fu ed era e venerà, onnipotente.

9. Io Ioanne, vostro fratello e participevole nella tribulazione e regno, in pazienza di Iesù Cristo, fui

4. Joannes septem Ecclesiis, quæ sunt in Asia. Gratia vobis, et pax ab eo, qui est, et qui erat, et qui venturus est: et a septem spiritibus, qui in conspectu throni ejus sunt:

5. et a Jesu Christo, qui est testis fidelis, primogenitus mortuorum, et princeps regum terræ, qui dilexit nos, et lavit nos a peccatis nostris in sanguine suo,

6. et fecit nos regnum et sacerdotes Deo et Patri suo:

Ipsi gloria, et imperium in sæcula sæculorum: Amen.

7. Ecce, venit cum nubibus, et videbit eum omnis oculus, et qui eum pupugerunt. Et plangent se super eum omnes tribus terræ: Etiam: Amen.

8. Ego sum Alpha et Omega, principium et finis, dicit Dominus Deus, qui est, et qui erat, et qui venturus est, omnipotens.

9. Ego Joannes frater vester, et particeps in tribula

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