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nere d'increduli e di sediziosi, che vi dovrei io schierare sott' oc-
chio e tutti li vedreste da sì utile tribunale emendati, avviliti ed
estinti! Roma stessa, che, non ha molto, superò sola la sfac-
ciata baldanza di Cagliostro, cui non avevano saputo resistere
l'arte e la forza de' più potenti governi, e scoprì le maliziose
trame di Capelli, che spinta aveva la seduzione coi più insidiosi
strattagemmi oltre le più rimote contrade del Settentrione, e le
insidie manifestò del Brandanno, che tanto aveva abusato de' sa-
gri misteri, e tante persone aveva ingannato a sfogo delle più
vili passioni, bastar potrebbe a dimostrar chiaramente, che dove
il tribunale può agire con libertà non è a quello di prima dissi-
mile, e che anche ai dì nostri è capace di produrre gli utili effet-
ti, che ha prodotti sul nascere e crescere, a danno dell' eresia
ed a vantaggio della cattolica Religione. E avesse pure voluto
Iddio che al sorgere in Francia degli Enciclopedisti e dei Volte-
riani si fossero trovati in Parigi ed altrove quei bravi Inquisitori,
che distrussero un tempo i Gioachinisti e Lulisti in Aragona ed
in Catalogna, i Manichei ed i Pseudapostoli in Italia, i Valdesj
e Fraticelli in Germania ed in Francia, i Monarcomachi e gli
Ugonotti in Parigi, gl' Iconoclasti in Bologna, i Molinosisti in
Roma, gli Evangelici in Ferrara e Faenza, i Beghini e Templa-
rj nel regno di Napoli ed i Patareni in Sicilia! chè non sarem-
mo costretti a piangere adesso la desolazione di un regno sì gran-
de, il disturbo di tutti gli altri e la ruina totale in tanta parte
del mondo della cattolica Religione. Ma pur troppo esso è decaduto
non dall'innata sua perfezione e vigore, come già dissi, ma dalla
sua estensione, attività ed ampiezza ed io altra rimota cagione
non trovo del suo decadimento che la stessa sua perfezione e
bellezza, che esposta all' impeto e furore degli empj persecutori
implacabili d'ogni buon' ordine, se non ha potuto soccombere
affatto, è restata però di molto debilitata ed offesa, la sorte ap-
punto seguendo delle cose più sublimi e perfette
che al dir
del Poeta (a):

Soepius ventis agitatur ingens
Pinus,& celsae graviore casu
Decidunt turres, feriuntque summos
Fulmina montes

(a) Horat. lib. 2. od, 10.

è non altra cagione inmediata e vicina che la malvagità de' meno rimoti suoi persecutori .

Era all' innoltrarsi del secolo decimosesto nel più florido stato che mai; e corretti dal Sinodo Viennense alcuni difetti che si erano introdotti in qualche parte, o che erano stati commessi da qualche Inquisitore, e 'dileguate dal Costanziense e dal Basileense quelle dense nubi, che ad oscurarne le glorie avevano procurato d' inalzare i Wiclefisti ed Hussiti, godeva sotto la protezione de' sovrani fedeli in ogni parte d' Europa una tranquillissima pace. Anzi ricercato avidamente dai sovrani di Portogallo, aveva circa quei tempi accresciuta la sua estensione e vigore: ond' ebbe a dire il Salelles (a), e lo disse con tutta ragione, che negotium Inquisitionis ingens incrementum & magnum valde progressum per spatium ducentorum annorum & amplius accipere in dies, manifeste apparebat. Ma in quest' auge maggiore del suo esaltamento appunto, e quando riusciva più vantaggioso, allora fu che per gli eterni giudizj di Dio sorse a turbare sì bella pace la luterana perfidia, che da furie infernali agitata più d'ogni altra setta s' accinse a devastare il sagro ovile, e per riuscire ne' suoi perversi disegni prese a rovesciare i più sodi ripari, che lo difendevano, e furibonda lanciossi contro la S. Sede che è base fondamentale del sagro edificio contro gli Ordini Regolari, che ne formano l'antemurale, e contro il tribunale del S. Officio, che n'è la rocca e presidio più forte. Non una è stata la strada, che guidati dal loro mal talento hanno preso a battere costoro per ottenere l'intento; ed emoli de' loro predecessori del XIII. e XIV. secolo non solo hanno usata la forza dovunque spalleggiati da mal' avveduti sovrani o dal numero de' loro aderenti e proseliti hanno creduto di poter prevalere, ma anche le insidie e le frodi, lusingandosi di poter riuscire anche meglio per questa via e con minor danno è pericolo della loro causa: e per questa strada appunto hanno superato di gran lunga tutti i loro maggiori, e vi si sono abbandonati con tale insistenza e pertinacia, che se hanno potuto con quella sbandire in un colpo in varie provincie della Germania, nella Svezia, nell' Inghilterra e nell' Elvezia la Fede cattolica e quanto era stato stabilito in quei paesi infelici a

و

(a) de mater. tribun.S. Inquisit. proleg.4.

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suo sostentamento e rinforzo; con questa più lentamente bensì ma con non minore fortuna è riuscito loro di pregiudicarla anche ne' paesi cattolici, e con far credere il tribunale del S. Officio ora troppo barbaro e crudele, ora troppo prepotente ed ingordo, dove infesto alla maestà del sovrano, dove nocivo alla quiete e libertà de' cittadini, quando odioso ai Vescovi, quando troppo favorevole al Papa, e quando inutile affatto, è riuscito loro finalmente di privarla di sì utile stabilimento e presidio in tante cattoliche società quanti sono i paesi ancor cattolici ne' quali è sussistito una volta e manca presentemente. E siccome fin dal suo nascere fece grandi progressi nella Germania e nella Francia la mal' augurata Riforma, così nella Germania appunto e nella Francia decadde prima che in altri luoghi il tribunal della Fede: e se ha potuto sussistere appena nelle allora meno pregiudicate città di Tolosa, Colonia e di Besanzone, non ha potuto però neppu re in questi luoghi meno infelici conservare quella forza, libertà e vigore che prima aveva. Furono le calunnie più acute delle loro spade e così gravi ed atroci, che rimarginate ancora le piaghe lasciarono sì deformi le cicatrici che contribuirono anch' esse a ruinarlo, ed avvenne appunto ciò che della calunnia lasciò scritto Erasmo dicendo, che quo foedius est crimen, hoc tenacius haeret apud multos criminis suspicio, vel in innocentissimum (a). Sin dal loro nascere, come v'ho detto, pubblicarono anonimo i Protestanti il libro intitolato Trattato dell' arti e modo d'inquirere contro gli Eretici, ridondante di menzogne e calunnie; e con finte date direzioni ed approvazioni ne moltiplicarono le edizioni per modo, che giunger potesse alle mani di tutti. Si sparla in questo libro di tutti gli Ordini ecclesiastici ; ma è preso di mira in modo speciale il tribunale del S. Officio e tante si spargono contro di lui infamità e calunnie, tante si vibrano maldicenze e strapazzi, che non può non iscemare di molto l'antica stima e rispetto chiunque s' azarda a leggerlo o poco versato nell' ecclesiastica storia, o poco informato della sua natura e sistema. A questi preludj annunziatori della più orrida tempesta sono succeduti i fulmini di tant' altre esecrabili produzioni d'autori Protestanti e non Protestanti, delle quali vi ho dato un succinto dettaglio nella prima mia lettera; e tutti l' hanno perseguitato

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con impeto e pertinacia incredibile niente frenati nè da quella suprema autorità, che lo regge e sostiene, nè da quella mirabile perfezione, che acquistò dopo la descritta riforma: e quest' è il turbine cui è riuscito di scuoterlo sino dai fondamenti, questo il verme insidioso che l'ha corroso e svelto sino dalle più profonde radici anche dove aveva trovato il terreno più fertile ed il clima più benigno e propizio.

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Hanno imitato costoro nel combattere il tribunale della Fede il contegno tenuto dagli idolatri per combattere i Fedeli di Gesù Cristo. Non trovavano i Gentili ne' primi fervorosi Cristiani che criticare: avvidi però della loro distruzione al partito si appigliarono di calunniarli; è fingendo, al dire di Tertulliano nell' Apologetico, ch'essi adorassero un Dio ridicolo, che rappresentavano vestito di regio paludamento, ed avente un capo d'asino, un libro in mano ed i piedi di bestia, sotto de' quali era scritto in lamina d'oro Deus Christianorum Ononychites, prendevano quindi il pretesto di giustificare quanta crudeltà e violenza macchinavano contro di loro. Così i moderni settarj col tribunale della Fede, che nulla aveva in se stesso di riprensibile. Se lo sono figurato a modo loro e l' hanno rappresentato involto fra tante imperfezioni e difetti che nulla più mostrava di quell' eccellenza che acquista dal fine santissimo cui è diretto, dalle savie leggi, che lo diriggono, e dai personaggi illustri, che lo hanno eretto, perfezionato e protetto. Sono state sciocchezze le loro invenzioni da movere a riso chiunque è bene informato delle sue qualità, come moveva a riso, al dire di Tertulliano quella bugiarda statua, , che i Gentili avevano eretta per rappresentare il Dio de' Cristiani; Vidimus in foro, & risimus & formam & nomen: ma sono state sciocchezze che non hanno lasciato di destar gelosia e disprezzo in moltissimi meno pregiudicati e cattivi, i quali non bene informati e delle loro frodi e della perfezione del tri bunale si sono lasciati persuadere di fare una cosa pia opponendosi, ed hanno preso a combatterlo con quella vana fiducia di prestare ossequio alla verità e giustizia colla quale S. Paolo, non ancor convertito nè ben' informato della verità e misteri della cattolica Religione, per zelum legis legem impugnabat, & in Deum Dei amore peccabat, come riflette il Grisologo (a)..

(a) Serm. 27.

Non è già che sia stata la S. Sede o poco perspicace nello scoprire le insidie di così barbari persecutori, o meno pronta a resistere. Le vide ella al primo spuntare dall' infelice Settentrione, e vi si oppose con quelle solenni condanne de' libri peggiori, che vi ho indicate nella seconda mia lettera, e coll' eroiche impugnazioni de' suoi più eccellenti scrittori e colla stessa sua legislativa e giudiciale autorità; e le pessime produzioni dei primi settarj furono tosto registrate nell'indice dei libri, che sono stati proibiti colla maggiore solennità e rigore, e sono state confutate da molti autori cattolici e specialmente dalla felice penna d' Alfonso di Castro, che col suo bel libro della punizione degli Eretici tutte le screditò e distrusse. Quelle che vennero in seguito furono con ugual forza abbattute e dall' Albici impugnator valoroso di Fr. Paolo e dal Suarez sostenitore invitto contro Enrico VIII. dell' ecclesiastica podestà e dal Gotti trionfatore di Giacomo Picenino e dal Bianchi espugnator di Giannone e da cent' altri gloriosi apologisti de' riti e costumi della Chiesa cattolica: e S. Pio V. dopo tant' altri zelantissimi suoi predecessori fu sì premuroso della difesa del tribunale, che giunse a fissare la pena di morte contro chiunque avesse o impedita la sua attività o maltrattato il tribunale medesimo o qualcheduno de' suoi officiali; e non pochi per questo motivo sono stati in seguito e chiusi in carcere e flagellati e banditi. Ma tutto è riuscito sproporzionato al bisogno: chè per quanto sia grande l'attività di chi procura di screditare la maldicenza e calunnia, non ha mai il suo compito effetto, se chi le promove è così ostinato ed insistente che anche smentite le riproduce, anche scoperte nel loro truce aspetto le ricopre di nuovi abbigliamenti e divise, e le sparge con tant' avvedutezza, le dipinge a sì vivi colori e le ripete sì spesso che la frode resta nascosta anche ai più perspicaci, resta meno ributtante il loro aspetto anche ai più circospetti, e s'insinuano e si dilatano per modo che sempre qualche cosa vi rimane e giunge a fare molta impressione anche negli animi de'meno istruiti e meno colti.

Sono queste, amico carissimo, le maniere usate dai Protestanti e dai loro aderenti per ruinare il tribunal della Fede, e questa è , torno a ripeterlo, la prossima ed immediata cagione che lo ha ridotto a quella decadenza ed angustia, in cui lo vediamo languire presentemente: ed il non poter trovare ora chi ne sia abbastanza informato, il non trovare ormai anche nei libri meno cattivi chi non abbia che riprendere in lui e si oppon

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