La vita nuova di Dante Alighieri: i trattati De vulgari eloquio, De monarchia, e la Questione de aqua et terraG. Barbèra, 1857 - 451 strán (strany) |
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Strana 30
... imperocchè presso è la vo- stra Salute ( Lettera alla venuta di Arrigo ) . E quando questa gentilissima Salute salutava , non che Amore fosse tal mezzo che potesse obumbrare a me la intollerabile beatitudine ec . ( Vita Nuova ) ...
... imperocchè presso è la vo- stra Salute ( Lettera alla venuta di Arrigo ) . E quando questa gentilissima Salute salutava , non che Amore fosse tal mezzo che potesse obumbrare a me la intollerabile beatitudine ec . ( Vita Nuova ) ...
Strana 31
... imperocchè presso è la vo- stra Salute ( Lettera alla venuta di Arrigo ) . E quando questa gentilissima Salute salutava , non che Amore fosse tal mezzo che potesse obumbrare a me la intollerabile beatitudine ec . ( Vita Nuova ) . Quando ...
... imperocchè presso è la vo- stra Salute ( Lettera alla venuta di Arrigo ) . E quando questa gentilissima Salute salutava , non che Amore fosse tal mezzo che potesse obumbrare a me la intollerabile beatitudine ec . ( Vita Nuova ) . Quando ...
Strana 143
... Imperocchè se Azzo VIII da Este , il quale morì nel 31 gennaio 1308 , si trova nominato siccome vivente nel libro I , lo si trova pur nel II , la lodevole discrezione del Mar- 144 DISSERTAZIONE SUL VOLGARE ELOQUIO . chese da Este , SUL ...
... Imperocchè se Azzo VIII da Este , il quale morì nel 31 gennaio 1308 , si trova nominato siccome vivente nel libro I , lo si trova pur nel II , la lodevole discrezione del Mar- 144 DISSERTAZIONE SUL VOLGARE ELOQUIO . chese da Este , SUL ...
Strana 148
... fa di se pareglio all ' altre cose ec . dice : Dio fa di se medesimo rappre- sentamento di tutte le cose , imperocchè tutte si vedono in lui ec . spazio di tempo ed assiduità di studio si ponno prendere 148 LIBER PRIMUS . XVII.
... fa di se pareglio all ' altre cose ec . dice : Dio fa di se medesimo rappre- sentamento di tutte le cose , imperocchè tutte si vedono in lui ec . spazio di tempo ed assiduità di studio si ponno prendere 148 LIBER PRIMUS . XVII.
Strana 270
... imperocchè le nazioni , re- gni e città hanno tra loro certe proprietà , per le quali bisogna con differenti leggi governare .... chè altrimenti conviene regolare gli Sciti , altrimenti i Garamanti . Da questo brano e da altri pure che ...
... imperocchè le nazioni , re- gni e città hanno tra loro certe proprietà , per le quali bisogna con differenti leggi governare .... chè altrimenti conviene regolare gli Sciti , altrimenti i Garamanti . Da questo brano e da altri pure che ...
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adunque alcuna Alighieri aliud Amore aqua aquæ Aristotele atque autem avea Beatrice Beatrice Portinari Biscioni Canz Canzone ch'è chè chiama cielo circonferenza colui conciossiachè consequens Convito core Dante DANTE ALIGHIERI Deus dice dicemo dicimus dire divina donna Ecclesiæ ejus endecasillabo enim ergo essendo esset etiam excentrica filosofia fuit gentile genus Ghibellini Guido Cavalcanti habere habet hæc hujus humanum humanum genus Iddio idioma igitur illa illo illud Imperio Imperium Imperocchè intendere ipsa ipsum l'autorità libro licet manifesto manifestum Marsilio Ficino maxime medesimo mente Monarchia natura nisi Nuova omnes omnia ostendere parlare parole patet perciocchè poeta populus potest principio Propter quod quæ quædam quam quandoque quantum quid quod quidem ragione ratio rime scilicet secundum sequitur sibi sicut sillabe sive solum Sonetto Stanzia sunt tamen terra terræ Trattato Trissino umana unum uomo vedere vero versi videtur virtù vocaboli Volgare Vulgari Witte
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Strana 105 - Forse di cosa che non v1 è presente, Venite voi di sì lontana gente, Come alla vista voi ne dimostrate? Che non piangete, quando voi passate Per lo suo mezzo la città dolente, Come quelle persone, che neente Par che intendesser la sua gravitate. Se voi restate per volere udire, Certo lo core ne* sospir mi dice, Che lagrimando n
Strana 41 - E ne l'una de le mani mi parea che questi tenesse una cosa la quale ardesse tutta, e pareami che mi dicesse queste parole: «Vide cor tuum».
Strana 74 - E maravigliandomi in cotale fantasia, e paventando assai, imaginai alcuno amico che mi venisse a dire : « Or non sai ? la tua mirabile donna è partita di questo secolo...
Strana 67 - Dico bene, che a più aprire lo intendimento di questa canzone si converrebbe usare più minute divisioni; ma tuttavia chi non è di tanto ingegno, che per queste che son fatte la possa intendere, a me non dispiace se la mi lascia stare: che certo io temo d'avere a troppi comunicato il suo intendimento, pur per queste divisioni che fatte sono, s' egli avvenisse che molti le potessero udire.
Strana 78 - E la terra tremare; Ed uom m'apparve scolorito e fioco, Dicendomi: 'Che fai? non sai novella? Morta è la donna tua, ch'era sì bella.
Strana 107 - Sì che, se piacere sarà di colui a cui tutte le cose vivono, che la mia vita duri per alquanti anni, io spero di dicer di lei quello che mai non fue detto d'alcuna.
Strana 69 - Per che si fa gentil ciò di' ella mira : Ov'ella passa, ogni uom vèr lei si gira, E cui saluta fa tremar lo core. Sicché, bassando il viso, tutto smuore, E d'ogni suo difetto allor sospira: Fuggon dinanzi a lei superbia ed ira: Aiutatemi, donne, a farle onore. Ogni dolcezza, ogni pensiero...
Strana 107 - E poi piaccia a colui che è sire de la cortesia, che la mia anima se ne possa gire a vedere la gloria de la sua donna, cioè di quella benedetta Beatrice, la quale gloriosamente mira ne la faccia di colui qui est per omnia secula benedictus.
Strana 83 - ... e fattele parlare insieme; e non solamente cose vere, ma cose non vere; cioè che detto hanno, di cose le quali non sono, che parlano, e detto che molti accidenti parlano, siccome fossero sostanze e uomini; degno è lo dicitore per rima fare lo smagliante, non senza ragione alcuna, ma con ragione, la quale poi sia possibile d'aprire per prosa.