Della ragion poetica: tra'greci latini ed italianiPresso T. Becket, 1806 - 205 strán (strany) |
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... Romana in niuna cosa o pubblica o pri- vata era mossa da sì veemente affetto , che avesse potuto nelle pubbliche somma compassione e spavento , e nelle private riso eccitare . Con- ciossiacosachè , per quanto il mondo si distende , solo ...
... Romana in niuna cosa o pubblica o pri- vata era mossa da sì veemente affetto , che avesse potuto nelle pubbliche somma compassione e spavento , e nelle private riso eccitare . Con- ciossiacosachè , per quanto il mondo si distende , solo ...
Strana 43
... Romana scena alla perfezion della Greca ; onde dottamente Angelo Poliziano disse , Claudicat hic Latium , vixque ipsam attingimus umbram Cecropiæ laudis : gravitas Romana repugnat Scilicet . E presentemente di ogn ' altra nazione del ...
... Romana scena alla perfezion della Greca ; onde dottamente Angelo Poliziano disse , Claudicat hic Latium , vixque ipsam attingimus umbram Cecropiæ laudis : gravitas Romana repugnat Scilicet . E presentemente di ogn ' altra nazione del ...
Strana 60
... romana , e per cancellare affatto la memoria dell ' antico governo , davano largo maneggio degli affari a ' barbari , ed autorità somma a ' liberti , che coll ' arte de ' piaceri e dell ' adulazione sapevano me- glio , che i cittadini ...
... romana , e per cancellare affatto la memoria dell ' antico governo , davano largo maneggio degli affari a ' barbari , ed autorità somma a ' liberti , che coll ' arte de ' piaceri e dell ' adulazione sapevano me- glio , che i cittadini ...
Strana 110
... Romana Chiesa , e col deposito de ' divini misterj , ha ricevuta quella immortalità , che in vano dal merito de ' suoi maravigliosi scrit- tori , e dalla infinita estensione del suo profano imperio , si prometteva ; non potendo nè ...
... Romana Chiesa , e col deposito de ' divini misterj , ha ricevuta quella immortalità , che in vano dal merito de ' suoi maravigliosi scrit- tori , e dalla infinita estensione del suo profano imperio , si prometteva ; non potendo nè ...
Strana 134
... Romana repubblica fu sempre una lingua letteraria distinta dalla volgare . Della lingua volgare , e Latini . V. Il che ci si addita dall ' istessa della nobile natura la quale discerne gli scrittori appo i dal popolo , tanto in parlando ...
... Romana repubblica fu sempre una lingua letteraria distinta dalla volgare . Della lingua volgare , e Latini . V. Il che ci si addita dall ' istessa della nobile natura la quale discerne gli scrittori appo i dal popolo , tanto in parlando ...
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Strana 143 - ... uso solenne e pubblico si applicava. Onde in processo di tempo fu anche ammessa in compagnia della latina al commercio delle Muse, per esprimere in poetico stile, prima gli amori e le cose umili, e poi, per benefizio di Dante, anche le cose sublimi, mediante le quali egli nel suo poema mirabilmente la estolle.
Strana 120 - ... intelligenza, da cui il favellare trae la forza e il calore. E giunse egli a sì alto segno d' intendere e profferire, perché dedusse la sua scienza dalla cognizione delle cose divine, in cui le naturali, e le umane e civili, come in terso cristallo, riflettono.
Strana 122 - Tai misteri volle Dante nella nostra lingua da luoghi e tempi lontanissimi trasportare, e la sua poesia consecrare colla religione e colla teologia rivelata e celeste, molto più degna della naturale de' filosofi e de
Strana 21 - Perché dunque possano ivi penetrare, convien disporle in sembianza proporzionata alle facoltà dell' immaginazione, ed in figura atta a capire adeguatamente in quei vasi : onde bisogna vestirle di abito materiale, e convertirle in aspetto sensibile, disciogliendo l'assioma universale ne...
Strana 121 - Omero, che le cognizioni divine e naturali, per via dell'allegoria e delle favole, accompagnate coll'armonia, ne' posteri tramandarono: in modo che nel savio, che in quei tempi era il solo poeta, concorreano la teologia, la fisica e la musica, tanto interna delle parole e del numero poetico , quanto esterna del suono e del canto...
Strana 86 - At vestri proavi Plautinos et numeros et Laudavere sales, nimium patienter utrumque, Ne dicam stulte, mirati, si modo ego et vos Scimus inurbanum lepido seponere dicto, Legitimumque sonum digitis callemus et aure.
Strana 185 - Paladini, e con disprezzare nelle imprese, che finge, ogni ordine ragionevole e naturale sì di tempo come di luogo, tragittando a Parigi dalla Persia e...
Strana 162 - Dante che dalla dottrina teologica de' tre stati spirituali fusse significata ancora la scienza morale de' tre stati temporali. Poiché, secondo la sua specie e proporzione, la pena o premio, che avviene all'uomo dopo morte dalla giustizia di Dio, avviene ancora per qualche parte anche in vita dal proprio vizio o dalla virtù. Onde simile insegnamento si da dalla filosofia nella vita temporale, che ci porge la teologia nella vita spirituale.
Strana 131 - Toscani, il di cui dialetto fe' prevalere ; onde Boccaccio disse aver Dante scritto in idioma, cioè idiotismo Fiorentino: benché per altro, secondo il sentimento anche del Castelvetro, tutti gl
Strana 160 - ... tutto il mondo signoreggiato avea: insinuando che per mezzo della universale autorità e forza sua, tanto militare quanto civile, poteva e dalla invasione straniera e dalla divisione interna esser sicura, in modo che le sue forze e...