Della ragion poetica: tra'greci latini ed italianiPresso T. Becket, 1806 - 205 strán (strany) |
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Strana 21
... conoscere il frutto di tali incantesimi , e'l fine al quale furono indirizzati , nelle menti volgari che sono quasi d'ogni parte involte tra le caligini della fantasia , e chiusa l'entrata agli eccitamenti del vero e delle cognizioni ...
... conoscere il frutto di tali incantesimi , e'l fine al quale furono indirizzati , nelle menti volgari che sono quasi d'ogni parte involte tra le caligini della fantasia , e chiusa l'entrata agli eccitamenti del vero e delle cognizioni ...
Strana 63
... Achille , finchè non si vide all ' estremo : e fe il medesimo poeta conoscere , quanto gli uomini più dalle pri- vate passioni , che dal pubblico bisogno sien mossi , e quanto sia maggiore la passione dell ' POETICA 63.
... Achille , finchè non si vide all ' estremo : e fe il medesimo poeta conoscere , quanto gli uomini più dalle pri- vate passioni , che dal pubblico bisogno sien mossi , e quanto sia maggiore la passione dell ' POETICA 63.
Strana 72
... conoscere a gli ascoltanti , non solo quel che si fa , ma quel che si presoppone fatto , senza riferirlo ; i numeri a Ea με τηνδε την νόσον νοσεῖν , επει Κερδίσον ευφρονῶντα μη δοκεῖν φρονεῖν . esatti e temperati ; le scene si ben ...
... conoscere a gli ascoltanti , non solo quel che si fa , ma quel che si presoppone fatto , senza riferirlo ; i numeri a Ea με τηνδε την νόσον νοσεῖν , επει Κερδίσον ευφρονῶντα μη δοκεῖν φρονεῖν . esatti e temperati ; le scene si ben ...
Strana 82
... conoscere la vanità delle grandezze e delle ricchezze e degli onori e di tutte le magnificenze umane ? Se avesse ne ' suoi versi al pari dell ' ambizione dis- prezzato il piacere avrebbe a se maggior gloria , ed agli altri maggior ...
... conoscere la vanità delle grandezze e delle ricchezze e degli onori e di tutte le magnificenze umane ? Se avesse ne ' suoi versi al pari dell ' ambizione dis- prezzato il piacere avrebbe a se maggior gloria , ed agli altri maggior ...
Strana 89
... conoscere quanto egli intendesse poco le materie da Lu- crezio trattare , ch ' essendo esposte con tanta facilità e gentilezza , pur l ' espositore di esse a lui sembrò difficile . Tale non fu il giudicio che ne fe Cicerone : il quale ...
... conoscere quanto egli intendesse poco le materie da Lu- crezio trattare , ch ' essendo esposte con tanta facilità e gentilezza , pur l ' espositore di esse a lui sembrò difficile . Tale non fu il giudicio che ne fe Cicerone : il quale ...
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Strana 143 - ... uso solenne e pubblico si applicava. Onde in processo di tempo fu anche ammessa in compagnia della latina al commercio delle Muse, per esprimere in poetico stile, prima gli amori e le cose umili, e poi, per benefizio di Dante, anche le cose sublimi, mediante le quali egli nel suo poema mirabilmente la estolle.
Strana 120 - ... intelligenza, da cui il favellare trae la forza e il calore. E giunse egli a sì alto segno d' intendere e profferire, perché dedusse la sua scienza dalla cognizione delle cose divine, in cui le naturali, e le umane e civili, come in terso cristallo, riflettono.
Strana 122 - Tai misteri volle Dante nella nostra lingua da luoghi e tempi lontanissimi trasportare, e la sua poesia consecrare colla religione e colla teologia rivelata e celeste, molto più degna della naturale de' filosofi e de
Strana 21 - Perché dunque possano ivi penetrare, convien disporle in sembianza proporzionata alle facoltà dell' immaginazione, ed in figura atta a capire adeguatamente in quei vasi : onde bisogna vestirle di abito materiale, e convertirle in aspetto sensibile, disciogliendo l'assioma universale ne...
Strana 121 - Omero, che le cognizioni divine e naturali, per via dell'allegoria e delle favole, accompagnate coll'armonia, ne' posteri tramandarono: in modo che nel savio, che in quei tempi era il solo poeta, concorreano la teologia, la fisica e la musica, tanto interna delle parole e del numero poetico , quanto esterna del suono e del canto...
Strana 86 - At vestri proavi Plautinos et numeros et Laudavere sales, nimium patienter utrumque, Ne dicam stulte, mirati, si modo ego et vos Scimus inurbanum lepido seponere dicto, Legitimumque sonum digitis callemus et aure.
Strana 185 - Paladini, e con disprezzare nelle imprese, che finge, ogni ordine ragionevole e naturale sì di tempo come di luogo, tragittando a Parigi dalla Persia e...
Strana 162 - Dante che dalla dottrina teologica de' tre stati spirituali fusse significata ancora la scienza morale de' tre stati temporali. Poiché, secondo la sua specie e proporzione, la pena o premio, che avviene all'uomo dopo morte dalla giustizia di Dio, avviene ancora per qualche parte anche in vita dal proprio vizio o dalla virtù. Onde simile insegnamento si da dalla filosofia nella vita temporale, che ci porge la teologia nella vita spirituale.
Strana 131 - Toscani, il di cui dialetto fe' prevalere ; onde Boccaccio disse aver Dante scritto in idioma, cioè idiotismo Fiorentino: benché per altro, secondo il sentimento anche del Castelvetro, tutti gl
Strana 160 - ... tutto il mondo signoreggiato avea: insinuando che per mezzo della universale autorità e forza sua, tanto militare quanto civile, poteva e dalla invasione straniera e dalla divisione interna esser sicura, in modo che le sue forze e...