Della ragion poetica: tra'greci latini ed italianiPresso T. Becket, 1806 - 205 strán (strany) |
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... erano per lo meno dodici , non solo perchè v'eran tramischiati vari giuochi ; ma altresì perchè la Favola si rappresentava colle parole , col canto , col suono e col ballo ch'eran tutti strumenti della poesia . Quindi si scorge non ...
... erano per lo meno dodici , non solo perchè v'eran tramischiati vari giuochi ; ma altresì perchè la Favola si rappresentava colle parole , col canto , col suono e col ballo ch'eran tutti strumenti della poesia . Quindi si scorge non ...
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... erano che caratteri co ' quali s ' esprimevano i saggi in- segnamenti sotto l ' immagine d ' una finta opera- zione ; perciò si veggono dagli antichi le favole alterate e variate ad uso del sentimento ed inse- gnamento o morale o fisico ...
... erano che caratteri co ' quali s ' esprimevano i saggi in- segnamenti sotto l ' immagine d ' una finta opera- zione ; perciò si veggono dagli antichi le favole alterate e variate ad uso del sentimento ed inse- gnamento o morale o fisico ...
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... erano accompagnati dal canto , e dal suono della lira , perciò fu loro dato il nome di lirico dallo strumento , e d ' ode dal canto . Eran l'odi alcune destinate alle cose amatorie , del qual genere si crede che Alcmane fosse l ...
... erano accompagnati dal canto , e dal suono della lira , perciò fu loro dato il nome di lirico dallo strumento , e d ' ode dal canto . Eran l'odi alcune destinate alle cose amatorie , del qual genere si crede che Alcmane fosse l ...
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... erano indirizzate ad onor degli Dei , quali erano i Peani ; onde Aristotile fu accusato in giudizio appresso gli Ateniesi , per averne composto uno in lode d ' Ermia , ch ' era mortale . Simili a ' Peani erano gli Scolj , che conteneano ...
... erano indirizzate ad onor degli Dei , quali erano i Peani ; onde Aristotile fu accusato in giudizio appresso gli Ateniesi , per averne composto uno in lode d ' Ermia , ch ' era mortale . Simili a ' Peani erano gli Scolj , che conteneano ...
Strana 64
... erano che caratteri , a ciascuno de ' quali si riduceva un nodo d'attributi simili ; e tutti i varj attributi insieme rappresentavano le varie essenze di tutte le cose create , e le cagioni tanto naturali quanto morali , siccome si è di ...
... erano che caratteri , a ciascuno de ' quali si riduceva un nodo d'attributi simili ; e tutti i varj attributi insieme rappresentavano le varie essenze di tutte le cose create , e le cagioni tanto naturali quanto morali , siccome si è di ...
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Strana 143 - ... uso solenne e pubblico si applicava. Onde in processo di tempo fu anche ammessa in compagnia della latina al commercio delle Muse, per esprimere in poetico stile, prima gli amori e le cose umili, e poi, per benefizio di Dante, anche le cose sublimi, mediante le quali egli nel suo poema mirabilmente la estolle.
Strana 120 - ... intelligenza, da cui il favellare trae la forza e il calore. E giunse egli a sì alto segno d' intendere e profferire, perché dedusse la sua scienza dalla cognizione delle cose divine, in cui le naturali, e le umane e civili, come in terso cristallo, riflettono.
Strana 122 - Tai misteri volle Dante nella nostra lingua da luoghi e tempi lontanissimi trasportare, e la sua poesia consecrare colla religione e colla teologia rivelata e celeste, molto più degna della naturale de' filosofi e de
Strana 21 - Perché dunque possano ivi penetrare, convien disporle in sembianza proporzionata alle facoltà dell' immaginazione, ed in figura atta a capire adeguatamente in quei vasi : onde bisogna vestirle di abito materiale, e convertirle in aspetto sensibile, disciogliendo l'assioma universale ne...
Strana 121 - Omero, che le cognizioni divine e naturali, per via dell'allegoria e delle favole, accompagnate coll'armonia, ne' posteri tramandarono: in modo che nel savio, che in quei tempi era il solo poeta, concorreano la teologia, la fisica e la musica, tanto interna delle parole e del numero poetico , quanto esterna del suono e del canto...
Strana 86 - At vestri proavi Plautinos et numeros et Laudavere sales, nimium patienter utrumque, Ne dicam stulte, mirati, si modo ego et vos Scimus inurbanum lepido seponere dicto, Legitimumque sonum digitis callemus et aure.
Strana 185 - Paladini, e con disprezzare nelle imprese, che finge, ogni ordine ragionevole e naturale sì di tempo come di luogo, tragittando a Parigi dalla Persia e...
Strana 162 - Dante che dalla dottrina teologica de' tre stati spirituali fusse significata ancora la scienza morale de' tre stati temporali. Poiché, secondo la sua specie e proporzione, la pena o premio, che avviene all'uomo dopo morte dalla giustizia di Dio, avviene ancora per qualche parte anche in vita dal proprio vizio o dalla virtù. Onde simile insegnamento si da dalla filosofia nella vita temporale, che ci porge la teologia nella vita spirituale.
Strana 131 - Toscani, il di cui dialetto fe' prevalere ; onde Boccaccio disse aver Dante scritto in idioma, cioè idiotismo Fiorentino: benché per altro, secondo il sentimento anche del Castelvetro, tutti gl
Strana 160 - ... tutto il mondo signoreggiato avea: insinuando che per mezzo della universale autorità e forza sua, tanto militare quanto civile, poteva e dalla invasione straniera e dalla divisione interna esser sicura, in modo che le sue forze e...