Della ragion poetica: tra'greci latini ed italianiPresso T. Becket, 1806 - 205 strán (strany) |
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Strana 14
... da occulta forza occupare i sensi e la ragione . E fu rasso- migliato il di lui parlare alla neve che cade in copia , ma senza strepito . E quanto egli si è avvicinato al sensibile con le parole , tanto ha imitata 14 DELLA RAGION.
... da occulta forza occupare i sensi e la ragione . E fu rasso- migliato il di lui parlare alla neve che cade in copia , ma senza strepito . E quanto egli si è avvicinato al sensibile con le parole , tanto ha imitata 14 DELLA RAGION.
Strana 17
... tutte l'occasioni , non rassomigliano il vero , e non in- cantano la fantasia : poichè rappresentano carat- teri difformi da quelli che sono da ' sensi , e dalla C reminiscenza a noi somministrati . Gli uomini o buoni o POETICA 17.
... tutte l'occasioni , non rassomigliano il vero , e non in- cantano la fantasia : poichè rappresentano carat- teri difformi da quelli che sono da ' sensi , e dalla C reminiscenza a noi somministrati . Gli uomini o buoni o POETICA 17.
Strana 21
... sensi- bile , disciogliendo l ' assioma universale ne ' suoi individui , in modo che in essi come fonte per li suoi rivi si diffonda , e per entro di loro s'asconda come nel corpo lo spirito . Quando le contem- plazioni avranno assunto ...
... sensi- bile , disciogliendo l ' assioma universale ne ' suoi individui , in modo che in essi come fonte per li suoi rivi si diffonda , e per entro di loro s'asconda come nel corpo lo spirito . Quando le contem- plazioni avranno assunto ...
Strana 23
... sensi della loro religione per gli stessi condotti , e per via delle favole , ovvero immagini esprimenti le contemplazioni dell ' eterno in figura visibile , e in disposizione corrispondente a i caratteri dell ' animo umano , ed al ...
... sensi della loro religione per gli stessi condotti , e per via delle favole , ovvero immagini esprimenti le contemplazioni dell ' eterno in figura visibile , e in disposizione corrispondente a i caratteri dell ' animo umano , ed al ...
Strana 32
... sensi non possono imprimerci la cognizione delle cose singolari , senza la riflessione della mente , onde è prodotto l'assenso ed è generata l'idea univer- sale ch'è poi seme della scienza . Or quanto le cose , ci sono più presso e ci ...
... sensi non possono imprimerci la cognizione delle cose singolari , senza la riflessione della mente , onde è prodotto l'assenso ed è generata l'idea univer- sale ch'è poi seme della scienza . Or quanto le cose , ci sono più presso e ci ...
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Strana 143 - ... uso solenne e pubblico si applicava. Onde in processo di tempo fu anche ammessa in compagnia della latina al commercio delle Muse, per esprimere in poetico stile, prima gli amori e le cose umili, e poi, per benefizio di Dante, anche le cose sublimi, mediante le quali egli nel suo poema mirabilmente la estolle.
Strana 120 - ... intelligenza, da cui il favellare trae la forza e il calore. E giunse egli a sì alto segno d' intendere e profferire, perché dedusse la sua scienza dalla cognizione delle cose divine, in cui le naturali, e le umane e civili, come in terso cristallo, riflettono.
Strana 122 - Tai misteri volle Dante nella nostra lingua da luoghi e tempi lontanissimi trasportare, e la sua poesia consecrare colla religione e colla teologia rivelata e celeste, molto più degna della naturale de' filosofi e de
Strana 21 - Perché dunque possano ivi penetrare, convien disporle in sembianza proporzionata alle facoltà dell' immaginazione, ed in figura atta a capire adeguatamente in quei vasi : onde bisogna vestirle di abito materiale, e convertirle in aspetto sensibile, disciogliendo l'assioma universale ne...
Strana 121 - Omero, che le cognizioni divine e naturali, per via dell'allegoria e delle favole, accompagnate coll'armonia, ne' posteri tramandarono: in modo che nel savio, che in quei tempi era il solo poeta, concorreano la teologia, la fisica e la musica, tanto interna delle parole e del numero poetico , quanto esterna del suono e del canto...
Strana 86 - At vestri proavi Plautinos et numeros et Laudavere sales, nimium patienter utrumque, Ne dicam stulte, mirati, si modo ego et vos Scimus inurbanum lepido seponere dicto, Legitimumque sonum digitis callemus et aure.
Strana 185 - Paladini, e con disprezzare nelle imprese, che finge, ogni ordine ragionevole e naturale sì di tempo come di luogo, tragittando a Parigi dalla Persia e...
Strana 162 - Dante che dalla dottrina teologica de' tre stati spirituali fusse significata ancora la scienza morale de' tre stati temporali. Poiché, secondo la sua specie e proporzione, la pena o premio, che avviene all'uomo dopo morte dalla giustizia di Dio, avviene ancora per qualche parte anche in vita dal proprio vizio o dalla virtù. Onde simile insegnamento si da dalla filosofia nella vita temporale, che ci porge la teologia nella vita spirituale.
Strana 131 - Toscani, il di cui dialetto fe' prevalere ; onde Boccaccio disse aver Dante scritto in idioma, cioè idiotismo Fiorentino: benché per altro, secondo il sentimento anche del Castelvetro, tutti gl
Strana 160 - ... tutto il mondo signoreggiato avea: insinuando che per mezzo della universale autorità e forza sua, tanto militare quanto civile, poteva e dalla invasione straniera e dalla divisione interna esser sicura, in modo che le sue forze e...